Bimbo di 10 mesi con valori del sangue anomali: può essere microcitemia?

Salve Dottoressa, sono mamma di un bimbo di 10 mesi. A causa di un rallentamento della crescita (a 9 mesi i valori erano inferiori al 3^ percentile) la pediatra ha deciso di effettuare degli esami del sangue.
Da un primo controllo è risultata una carenza di ferro. E abbiamo integrato. In seconda istanza, però, è saltato fuori qualcos’altro che non ho ben capito.
Premettendo che mio marito è microcitemico, i risultati, a dire della dottoressa, non sono coerenti e ritiene che vadano esaminati da un oncoematologo. “Niente di preoccupante, le farò sapere che mi dice.”
Nell’attesa, può immaginare le cose che mi stanno girando per la testa e che non ho il coraggio di dire nemmeno ad alta voce.
I valori incriminati sarebbero:
– Alfa1 1,7%
– Alfa2 14,3%
– VG (valore globulare) 0,61
Altre anomalie sono:
– globuli bianchi 11.300
– emoglobina 10,5
– ematocrito 33,4%
– MCV 62
– MCH 19,5
– MCHC 31%
– granulociti neutrofili 13,7%
– linfociti 77,7%
È il caso di rifarle o di rivolgermi personalmente a uno specialista?
Resto in attesa, grazie intanto.


 

Devo premettere che per valutare più compiutamente la situazione del tuo bimbo avrei preferito poter leggere tutti i risultati delle analisi eseguite e non solo i valori patologici. Cercherò comunque di fare il punto della situazione. Si parla di anemia in un bambino che ha già compiuto il settimo mese quando la sua emoglobina risulta inferiore a 11 g/dl.

Pertanto è assodato che il bimbo è leggermente anemico. Secondo punto: il volume medio dei suoi globuli rossi (MCV) è 62 mentre il valore normale per l’età dovrebbe non essere inferiore a 75-76. Esso si discosta dalla media, diciamo, di 13 punti e vedremo che questa considerazione può avere la sua importanza.

Anche la concentrazione emoglobinica media (MCH) è lievemente sotto la norma, norma che dovrebbe aggirarsi attorno ai 26-28 pg. Quindi lo scarto sarebbe, diciamo, di poco più di 6 punti: uno scarto decisamente inferiore rispetto al valore dell ‘MCV: teniamo a mente anche questa considerazione.

La concentrazione emoglobinica corpuscolare media, all’età del bimbo, dovrebbe essere compresa tra 33 e 35 g/dl : quella del bimbo è di poco inferiore alla media. A questo punto, benché non siano riportati i valori di RDW e dei reticolociti, tutto farebbe supporre che si tratti di una semplice anemia ipocromica, cioè dovuta a carenza di ferro, con una microcitosi, cioè una riduzione di volume dei globuli rossi, che ben si accorda con la carenza di ferro e che, essendo comunque il volume di questi ultimi superiore a 60, non dovrebbe suggerire una microcitemia tanto più che il rapporto tra concentrazione di emoglobina ed ematocrito, anche se entrambe i valori sono bassi, è comunque conservato, cioè il valore della emoglobina moltiplicato per tre fa il valore dell’ematocrito più o meno. Nella anemia da carenza di ferro la ferritina dovrebbe essere inferiore a 15, la transferrina (oTIBC) superiore alla norma, cioè con valori che superano abbondantemente 300-360 e la sideremia inferiore a 70. Non li riporti ma se fosse così on ci sarebbero dubbi.

Per scrupolo si può studiare l’elettroforesi emoglobinica per escludere sindromi thalassemiche qualora vi fosse l’Hb A2, cioè l’emoglobina A2 superiore al 3,2%, l’emoglobina F superiore all’1,5% e se fosse aumentata, per caso l’emoglobina S. Ma nell’insieme penso che la carenza di ferro possa giustificare tutte le anomalie prese in considerazione fin’ora. Tra l’altro questa ipotesi è avvalorata dalla maggiore diminuzione rispetto alla norma del MCV rispetto a MCH, caratteristica questa tipica dell’anemia sideropenica.

Passiamo ora a valutare i globuli bianchi: all’età del tuo bimbo la media è 11.500 ed essi possono variare da meno di 10.000 a 17.000. Pertanto non vedo problemi in questo valore. Ma per quanto riguarda la loro distribuzione, vi è sicuramente una neutropenia relativa con una linfocitosi marcata.

Questo quadro si presenta in corso di molte malattie virali o comunque infettive come una banale influenza ma anche la pertosse, la mononucleosi, alcune forme di allergia e queste sarebbero le cause più frequenti, ma è corretto non trascurare altre ipotesi come malattie ematologiche più serie. In questo caso, però, l’osservazione di un campione di sangue strisciato su un vetrino avrebbe mostrato, forse, la presenza di forme immature o patologiche di linfociti anche se in alcune forme di leucemie linfatiche non sono presenti.

È uno scrupolo opportuno approfondire alcune indagini ematologiche come la ricerca di linfociti monoclonali ma, ripeto, nei bambini vi sono frequenti motivi di aumento dei linfociti o di inversione della formula leucocitaria, quindi, a mio avviso, la preoccupazione non deve, da subito, essere forte. Passiamo ora alle alfa 1 e alfa 2 globuline: le alfa 1 aumentano, di solito, nelle forme infiammatorie e in seguito ad un trauma mentre le alfa 2 possono aumentare anch’esse in seguito a traumi, oppure a malattie autoimmuni o anche a tumori ma tra le alfa 2 globuline, bada bene, vi è anche la transferrina che aumenta in caso di anemia da carenza di ferro, quindi, qualora tra le analisi del bimbo fatte anche in precedenza risultasse una transferrinemia decisamente aumentata, potrebbe da sola spiegare l’aumento delle alfa 2 globuline senza per forza dover pensare ad una malattia ematologica.

Non so se sono stata sufficientemente esauriente: di più non avrei potuto senza tutte le risposte in mano e senza conoscere il bimbo.

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