Gent.ma Dottoressa,
le rubo solo qualche minuto. Ho una bimba, Lavinia, di appena un mese che allatto esclusivamente al seno; è nata di kg 3.180 e 49,5 di altezza. Dopo neanche un mese ha preso 1,400 e 3 cm.
Ora mi chiedevo, per scongiurare le fantomatiche colichette la mia pediatra mi ha indirizzato su una determinata dieta, ma se come da consiglio cerco di eliminare o limitare molto i latticini, la mattina ho un bisogno fisico di prendere del latte; lei mi ha detto che un bicchiere ci può stare, ma io mi faccio dei tazzoni enormi e lo desidero anche durante il giorno. Ma vengo al punto; se il latte lo prendo dopo che ho appena finito di allattare riesco a scongiurare le coliche a Lavinia, oppure no?
Lo stesso discorso vale per tutti gli altri alimenti? In sostanza, dottoressa, se assumo alimenti diciamo "sconsigliati" lontano (2/3 ore) dalle sue poppate, faccio la differenza, oppure le coliche sono sempre in agguato?
Le premetto che mia figlia ha avuto casi sporadici di coliche, la sera, e non troppo prolungate.
Grazie mille anche dei milioni di consigli che mi ha dato finora con l’altro mio bimbo, Valerio che veleggia verso i due anni.
Stefania
Le coliche dipendono in misura molto scarsa dalla alimentazione della mamma soprattutto se vi è una predisposizione del bambino ad essere intollerante verso alcuni alimenti o meglio a sviluppare allergia nei confronti di determinati allergeni che possono ritrovarsi nel latte materno. È molto più facile che le coliche così dette fisiologiche dei primi tre mesi di vita siano dovute o al molto latte assunto con conseguente eccessiva distensione delle anse intestinali o da una immaturità della coordinazione dei movimenti peristaltici intestinali per una innervazione ancora incompleta.
Per quanto riguarda la tua alimentazione: purtroppo gli alimenti non sono come i farmaci e conta la quantità totale assunta nella giornata, non l’orario della loro assunzione in quanto il latte viene prodotto ininterrottamente e anche se la bimba non lo prende nelle prime ore dopo l’assunzione di quel determinato cibo, il latte che succhierà dopo alcune ore sarà quello prodotto in precedenza. Pertanto non serve inventarsi nulla di diabolico pur di non affrontare il problema. La bimba, almeno finora, è cresciuta moltissimo, più della media e questo significa che con molta probabilità la tua montata lattea con successiva calata è stata da subito molto abbondante. Pertanto, attaccando la bimba al seno liberamente e a richiesta, la piccola per alcune settimane avrà assunto una quantità di latte decisamente superiore alle sue esigenze e questo spiegherebbe sia la crescita abbondante, sia le colichette. Si tratta di una situazione tipica delle prime settimane di allattamento che non è destinata a durare in quanto ad un certo punto viene a crearsi un equilibrio tra produttore e consumatore: la bimba, aumentando di peso, aumenta anche le sue esigenze nutrizionali e piano piano la quantità di latte che nelle settimane precedenti era per lei eccessiva, diventa giusta, mentre tu continuerai a produrre sempre la stessa quantità di latte o per lo meno l’aumento di produzione non sarà più così eclatante come nei primi tempi di allattamento, ma sarà adeguato alle esigenze della piccola. Di solito questo succede attorno ad un mese e mezzo. Per quanto riguarda la tua alimentazione, regolati come ti è stato suggerito nell’ultimo trimestre di gravidanza, cioè alimentati come il tuo ginecologo ti suggeriva in quel periodo, in quanto durante il terzo trimestre di gravidanza il feto cresce più o meno un chilo al mese così come cresce un lattante nei primi tre mesi di vita e siccome eri e sei sempre tu responsabile della produzione di questo nutrimento, prima con la placenta e ora con il seno ma dal punto di vista energetico è equivalente, ora come allora dovresti assumere più o meno le stesse calorie giornaliere che in fondo non sono moltissime di più rispetto a quello che dovresti mangiare al di fuori di gravidanza e allattamento, cioè attorno alle 300, 400 poco più poco meno, soprattutto sotto forma di alimenti proteici e di alimenti ricchi di vitamine e sali minerali.
Se ti fa piacere che queste calorie siano costituite dal latte, siccome un litro di latte intero ne contiene attorno alle 700, regolati assumendo 2 bicchieri di latte al giorno – attorno ai 200 gr l’uno – oppure un bicchiere di latte e uno yogurt, oppure un bicchierone di latte e una porzione di formaggio stagionato di non più di mezzo etto. E questa dovrebbe essere la quantità di latte e derivati mediamente consentita. Per il resto, non è solo il latte con i suoi derivati a favorire le coliche gassose: vi sono verdure come broccoli, cavoli e simili, i peperoni, le melanzane, i carciofi, i legumi, i brodi di carne non sufficientemente sgrassati, peggio di tutti quello di gallina, a volte i piselli, la panna, un eccesso di dolci a base di crema e anche un eccesso di zuccheri nell’alimentazione. Pertanto, tutto deve essere ben bilanciato senza, però, che l’alimentazione debba diventare una tortura, perché non avrebbe senso una eccessiva rigidità. Ricordati che la mamma, dopo il parto, non sempre perde tutti i chili che la gravidanza le ha regalato e questo è un bene perché servono proprio come riserva energetica nel periodo di allattamento esclusivo al seno permettendo così alla mamma di non dovere mangiare troppo in allattamento con il rischio o di ingrassare ulteriormente o di trovare in seguito mille difficoltà per perdere quei chili che non sono stati persi nei primi sei, otto mesi dopo il parto. L’allattamento, esattamente come la gravidanza, non giustifica le abbuffate, spesso indotte non solo da una fame fisiologica ma dalla noia di una vita meno movimentata di quanto si era abituati a fare prima.
Abituati a frazionare i pasti e ad aumentare il loro numero. Soprattutto abituati ad una abbondante colazione la mattina a base di latte – 250, 300 gr – miele per dolcificare, cereali o fette biscottate, un po’ di marmellata e anche frutta, più il solito caffè o tè che non si nega mai. A metà mattina, dopo tre ore circa, potrai prenderti un toast leggero con pane e prosciutto, senza burro o maionese o altri intrugli, a pranzo mangerai pasta con sugo di verdure o di pomodori, carne o pesce arrosto o ai ferri o al forno e una abbondante quantità di insalata o altra verdura cotta o cruda compresi i finocchi; di pomeriggio secondo pasto a base di latte o yogurt più ancora cereali tipo biscotti secchi o fiocchi di cereali nello yogurt o il solito toast e la sera verdure cotte con pasta o riso e carne o pesce con patate o altro oppure formaggio stagionato se di pomeriggio non hai assunto altro latte o suoi derivati. Un sesto piccolo pasto tipo spuntino è concesso prima di andare a dormire, ma non è obbligatorio. Così facendo è difficile che vengano raptus di fame, ma se così fosse, meglio farsi un giretto del palazzo per distrarsi, magari portando anche la bimba.
Un caro saluto, Daniela