Buongiorno,
mi chiamo Daniela. Sono la mamma di un bimbo che tra due settimane compirà due anni.
Mio figlio circa 15 giorni fa ha avuto una gastroenterite gentilmente passatagli da un amichetto (a nostra insaputa!).
In contemporanea, purtroppo, a casa di questo bimbo, i genitori hanno pensato bene di accendere l’aria condizionata un po’ troppo forte. Risultato: il giorno dopo mio figlio aveva raffreddore forte e gastroenterite. Ora la gastroenterite è passata (da circa una settimana) ma il raffreddore persiste ancora.
Il mio problema è che nonostante ogni giorno (due volte al giorno almeno) aspiriamo il nasino al bimbo (spray di soluzione fisiologica e aspirazione con Narinhel), il piccolo, che purtroppo non riesce a sputare catarro, è sempre intasato.
Chiedo gentilmente un consiglio su come e/o cosa fare per aiutare il bimbo a eliminare tutto quel catarro che lui non è capace di sputare e che noi non riusciamo ad aspirare. Noto spesso che gli vien su il catarro. Il bimbo schifato da l’impressione che stia per vomitare e poi inghiottisce il catarro, così non elimina nulla e la situazione non migliora.
Stanotte faceva molta fatica a respirare e stamattina aveva la voce roca e profonda e dava l’impressione che avesse molto catarro in gola. Da ieri il naso gli gocciola molto meno ma il catarro persiste e non so proprio come eliminarlo.
Ringrazio anticipatamente.
Daniela
In effetti, finché i bimbi non imparano a soffiarsi il naso, il catarro persistente diventa spesso un affare di stato!
Visto che non si può e non si deve inibire la sua produzione abbondante, non resta altro da fare che facilitarne l’eliminazione in tutti i modi che possono venire in mente, ma, in realtà, sarebbe buona norma praticare dei regolari e abbondanti lavaggi nasali per diluire e fluidificare il muco denso delle narici e delle alte vie respiratorie, fare bere molta acqua o molti liquidi al bambino affinché le ghiandole mucipare secernano, a loro volta, molta acqua assieme alle tipiche sostanze filanti del muco e fare respirare al bambino vapori tiepidi emollienti per le mucose di laringe e trachea, non raggiungibili dalla fisiologica.
In poche parole, acqua da tutte le parti, compresa quella del mare (mare vero, intendo). Lo spray di soluzione fisiologica non sempre ha la potenza sufficiente per pulire fino in profondità le cavità nasali, così, a volte, si preferisce una bella siringa senz’ago con due cc di soluzione fisiologica o acqua bollita leggermente salata (un cucchiaino di sale in 500 cc) da spremere con una certa decisione nelle fosse nasali con il bimbo a testa in su che guarda il soffitto con il naso verticale.
Altro consiglio: inalazioni con vapori tiepidi o, al limite, umidificatore alla massima potenza nella stanza dove dorme o gioca il bimbo. Se il bambino si sente bene, inoltre, anche giochi non violenti ma di grande movimento come capriole, piccole corse o altro, facilitano il distacco del muco non foss’altro per il fatto che, agitandosi, il bambino tende a fare respiri più profondi e dilata meglio la gabbia toracica.
I farmaci mucolitici sono blandamente efficaci ma, in compenso, innocui. Il resto è santa pazienza.
Un caro saluto,
Daniela