Gent.ma dott.ssa,
le scrivo per domandarle un consiglio circa l’andamento di crescita di mio figlio.
Fino all’età di 3 anni ha sempre avuto un’ottima salute. Dall’inserimento all’asilo è stato molte volte ammalato sino ad un ricovero in ospedale per stato di disidratazione, ipoglicemia e acidosi metabolica.
Da sempre è stato un bambino inappetente e con una crescita scarsa. Tuttavia in ospedale ci hanno detto che era al limite e che il suo stato era molto preoccupante. Siamo sempre stati dell’idea che i bambini si autoregolano per l’alimentazione, tuttavia lui ci sembra l’eccezione che conferma la regola e così ogni volta che non mangia e appare astenico siamo un po’ in ansia! Vorrei così sottoporre alla sua attenzione le misura della sua crescita affinché possa valutare se considera una condizione normale o se necessita di un approfondimento con una visita specialistica.
Nascita kg. 3.260 L. 49
1 anno kg. 8350
2 anni kg. 10.250 L. 82
3 anni e 9 mesi kg. 13.300 L. 96
Nell’attesa di una sua gentile risposta le porgo i miei più cordiali saluti.
Sig.ra Eleonora
Cara Eleonora,
sin dalla nascita il bimbo si è attestato su valori di peso e altezza attorno al 5° percentile o anche un po’ meno: un bimbo piccolo e di costituzione minuta ma armonica e, comunque, sempre nei limiti della normalità.
Questa coerenza è stata mantenuta fino al secondo anno di vita, con lieve prevalenza della crescita in altezza rispetto a quella in peso. Ultimamente la crescita in altezza ha fatto un buon balzo in avanti e dal 5° percentile ha superato il decimo mentre il peso si è mantenuto sui percentili di sempre, cioè meno del 5° ma sempre nella fascia di relativa normalità. Nessuna distanza eccessiva o preoccupante, quindi, dai valori medi di crescita e, soprattutto, nessuna incoerenza nel tempo tra la crescita in altezza e quella in peso (le linee relative ai valori, nel tempo, dei due parametri non si sono mai incrociate).
Dovrei conoscere peso e altezza dei genitori per avere una idea più precisa, ma i parametri che ho mi permettono di dire che, secondo me, non c’è proprio nulla di cui preoccuparsi. Io punterei sull’attività sportiva e farei fare nuoto al bimbo affinché sviluppi la sua massa muscolare, cioè la sua massa magra e, dal settimo, ottavo anno in poi, qualsiasi sport che il bambino desiderasse fare.
Per quanto riguarda il mangiare: se è un bambino di scarso appetito portalo in montagna, fallo camminare molto; al mare lascialo giocare in acqua affinché bruci calorie e sviluppi un sano appetito e non forzarlo: magari preparagli pasti dove in poco volume può trovare molta sostanza e evita i fuori pasto, soprattutto se a base di cibi dolci che tolgono l’appetito più di quelli salati.
Un caro saluto,
Daniela