Dolori da coliche? Intolleranza latte?

Gentile Dottoressa,
sono mamma di Giorgia, una bimba nata molto prematura alla 28 settimana + 4 di gestazione.
La bimba ha tre mesi e mezzo di età anagrafica, un mese di età corretta.
È stata dimessa senza particolari problemi dal centro neonati a rischio del Gaslini con un peso di 2 chili e  con alimentazione artificiale con Mellin 0 dal momento che ho perso il latte durante la degenza della bimba in rianimazione.
Al peso di 3 chili e 200, su consiglio della pediatra di base, siamo passati al Mellin 1 e di lì è partita l’odissea: Giorgia ha cominciato a rigurgitare ogni pasto ed essere molto stitica, tanto da doverla stimolare con sondino o peretta ogni giorno. Abbiamo provato con Aptamil Conformil ma la bimba lo rigettava pari pari e poi con Pelargon, giudicato dalla pediatra più digeribile.
Niente da fare, i rigurgiti molto forti sono continuati. La pediatra ha optato allora per un latte AR.
Ora Giorgia si alimenta con Plasmon 1 Ar che le piace molto, quantità 105 di acqua e tre misurini e mezzo.
Il peso della bimba è 3 chili 750, è sparito ogni tipo di rigurgito.
Però, perché c’è un però, dopo aver mangiato, io tengo la bimba in braccio anche per 40 minuti per aiutarla a digerire. Lei è un continuo sbadigliare e nonostante i ruttini, se viene sollevata dalla posizione sdraiata digerisce anche a distanza di tempo. Inoltre, un’ora e un quarto, un’ora e mezza dopo aver mangiato, comincia a strillare fortissimo in preda a dolori che non riesco ad identificare… Coliche? Possibile dopo ogni pasto e ad orari così precisi?
La ringrazio se vorrà dedicarmi un pò di tempo.
Cortesi saluti.
Nunzia

In realtà non è obbligatorio che i bambini facciano per forza il ruttino dopo la poppata: è ovvio che se tendono ad ingerire molta aria con la suzione è solo un vantaggio emetterla, almeno in parte, dalla bocca, affinché non vada nell’intestino, ma se il bimbo fosse soggetto a coliche – come penso sia il caso della tua bimba – esse sono in gran parte indipendenti dall’emissione o meno di aria dalla bocca.
Penso quindi che non sia tassativamente necessario tenerla così tanto sollevata dopo la poppata: più importante sarebbe fare in modo che succhi correttamente senza ingerire aria dal biberon (tettarella quasi verticale, labbra ben aderenti alla tettarella, suzione silenziosa, tentativo di ruttino a metà poppata).
Basta, quindi, un quarto d’ora di posizione semi verticale con il viso appoggiato alla spalla di chi la tiene in braccio. Nell’ipotesi che la bimba abbia coliche di una certa entità, io controllerei il sangue occulto nelle feci per valutare che non sia allergica alle proteine del latte vaccino, anche se non presenta altri sintomi come dermatite, eczema, diarrea, vomito, ecc.
Poi, eventualmente in occasione di un prelievo di sangue che molto probabilmente le verrà prescritto di routine per via della prematurità attorno al sesto mese o anche prima, per il controllo della sideremia e altro, io inserirei anche alcune analisi per l’allergia alle proteine del latte vaccino. Imparerei, inoltre, il massaggio infantile, molto indicato anche per i nati prematuri e, in base alle risposte delle analisi, qualora si evidenziasse una allergia o si supponesse una intolleranza alle proteine del latte vaccino (nella intolleranza le analisi allergologiche risultano negative), sostituirei il latte antirigurgito con un latte ipoallergenico HA oppure, al limite, con un idrolisato spinto (ma in questo caso l’allergia deve essere confermata dal laboratorio perché il latte è specifico per le allergie e non è corretto darlo solo nell’ipotesi di…).
Ma questa decisione spetta esclusivamente al pediatra che conosce bene la bimba. Quando un bambino è soggetto a coliche gassose, esse si manifestano tipicamente a metà tra una poppata e l’altra. Le coliche di lieve entità, solo dal tardo pomeriggio in poi lasciando gran parte della giornata tranquilla, quelle di media entità a tutte le ore del giorno, quelle più gravi non aspettano neanche l’ora e mezza dopo la poppata e possono insorgere anche durante o appena finita.
A questo proposito, sul sito è stato scritto moltissimo e ti rimando agli articoli in questione.
Se le coliche fossero confermate, si possono comunque somministrare probiotici e farmaci "antischiuma" come il Mylicon (non sempre efficace): quest’ultimo dovrebbe essere somministrato un quarto d’ora prima della poppata anziché al momento del dolore, anche se in quel momento la colica non è in atto: così facendo la dose può essere ridotta e il numero di somministrazioni aumentato. Ma, ripeto, è sempre il pediatra curante che deve decidere su qualsiasi tipo di terapia.
Un caro saluto,
Daniela

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