Evoluzione tabelle di crescita e percentili

Buonasera dottoressa,

le scrivo perché ho una curiosità e un chiarimento sulle nuove tabelle di crescita.

Ho letto su vari giornali e su internet che sono cambiati i parametri del peso nei bambini, questo perché sta aumentando l’obesità infantile. La mia domanda quindi è questa: una bambina come la mia di 4 anni e 4 mesi quanto dovrebbe pesare?

La mia bimba è alta 105 cm per un peso di 14,800 kg. Con le vecchie tabelle è sottopeso di almeno 2 kg, con le nuove è giusta o risulta ancora di peso inferiore rispetto alla sua età?

Ancora una volta la ringrazio per le sue risposte chiare e le auguro un buon lavoro. Un GRAZIE di cuore

La tua bimba è sicuramente di costituzione snella. La discrepanza tra peso e altezza rilevata basandosi sulle vecchie tabelle che, come dici tu, è di circa due chili, dipende, secondo me, in parte anche da questa considerazione: si è assistito, in questi ultimi decenni, ad un notevole aumento della velocità di crescita dei bambini – mi riferisco soprattutto alla crescita staturale.

A questo è seguito un aumento significativo del peso e soprattutto dei casi di sovrappeso. Le due cose vanno, a mio avviso, distinte. Mentre l’aumento della statura media è dovuto, oltre che al miglioramento delle conoscenze in tema di educazione alimentare e al miglioramento della qualità di vita dei bambini con maggior pratica di attività fisica, ecc., ad una generica evoluzione della genetica che tende a fare crescere i figli di alcuni centimetri più dei genitori, l’aumento del sovrappeso è unicamente legato ad errate abitudini alimentari, associate spesso alla sedentarietà, che sono vizi contemporanei ma nulla hanno a che fare con la normale evoluzione auxologica della popolazione.

Ora, se un tempo, una bimba di poco più di 4 anni, come la tua alta 105 cm  poteva essere considerata, sempre secondo le vecchie tabelle, collocabile attorno al 50° per quanto riguarda l’altezza, ora che i bambini tendono ad essere più alti, questo percentile, con le tabelle aggiornate, si abbassa un pochino, il che significa che un maggior numero di bambini, attualmente, tende ad essere più alto della tua a parità di sesso e di età rispetto a prima, diciamo il 60% rispetto al 50% di prima.

Pertanto, collocandosi attualmente come altezza su un percentile inferiore, il peso, che un tempo sarebbe stato considerato scarso per la sua altezza, ora raggiunge il suo stesso percentile, più basso. Pertanto la bimba è attualmente giudicata normopeso e senza quei due chili in meno stimati tenendo conto delle vecchie tabelle.

Io non amo basarmi sulle tabelle ma sull’obiettività. Non potendo avvalermi di questa obiettività via internet posso solo ripetere alle mamme che spesso sono molto, se non troppo, condizionate da questi benedetti percentili, aggiornati o meno che siano, che lo sviluppo di un bambino si valuta tenendo conto delle misure alla nascita confrontate da misurazioni periodiche anche soltanto trimestrali, della costituzione dei genitori, dei parametri completi di peso, altezza, circonferenza cranica e toracica uniti alla valutazione della massa muscolare e della massa grassa.

Questo perché a me non interessa un bambino con peso soddisfacente ma essenzialmente costituito da massa grassa rispetto alla massa magra: questo bambino, infatti, anche se ben cresciuto in base ai percentili, sicuramente mangia male, cioè troppi carboidrati e troppi grassi rispetto alle proteine. Probabilmente è un bambino “gonfiato”, anche se apparentemente normopeso e questo a me non piace.

Nello stesso tempo non metto a dieta un bambino apparentemente in sovrappeso in base alle tabelle, anche le più aggiornate, se quel chilo o quei due chili apparentemente in più sono costituiti da una ossatura robusta ereditata da un genitore (circonferenza cranica e toracica abbondanti, polsi robusti, mani e piedi grandi, ecc.) e da una massa muscolare molto sviluppata, vuoi per costituzione, vuoi per attività fisica.

Le tabelle, quindi, a mio parere hanno moltissimi limiti e personalmente me ne affrancherei volentieri se potessi avere il bambino da valutare sotto gli occhi e non scrivere mail di risposta via internet. Questo è il messaggio che deve passare piuttosto che l’ossessiva ricerca di un paragone e di una classificazione in base a tabelle più o meno “aggiornate” che assomigliano tanto, nonostante la loro indubbia utilità, a schedature di grandezza di banane o di pomodori da collocare in bel’ordine allineati in una cassetta piuttosto che in un’altra con prezzatura diversa!

Un caro saluto, Daniela

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