Fabbisogno di vitamine A, C e D nei lattanti

Gentile dottoressa,

volevo sapere come mai si deve dare integratori vitaminici fino all’anno di vita.

Io allatto con latte artificiale (Aptamil conformil) e ho visto che le suddette vitamine ci sono e non in modeste quantità, allora perché integrare? A che cosa servono?

Siccome mia figlia non le tollera molto, se non gliele do, che succede?


Hai ragione, non è categoricamente necessaria la supplementazione vitaminica in un lattante, anche se allattato con latte artificiale, quando il latte stesso contiene già le vitamine in questione.

Il problema si pone, comunque, in modo particolare, per le vitamine C, A e D, soprattutto D, di cui un lattante in periodo di forte crescita staturo ponderale ha veramente bisogno.

Il latte materno e i latti in polvere adattati ne contengono poca ma, a differenza del latte materno, le cui vitamine, anche se poco rappresentate, vengono assimilate in modo ottimale e sembrano essere del tutto sufficienti per il fabbisogno dei bambini, i latti in polvere adattati, se non vi fossero aggiunte queste sostanze, ne conterrebbero in quantità decisamente insufficiente.

Resta il dubbio sulla percentuale realmente assimilata delle vitamine contenute nel latte artificiale supplementato con le stesse: è per questo motivo che, per scrupolo, molti pediatri hanno l’abitudine di prescrivere vitamine a tutti i bambini allattati artificialmente, anche se i latti che assumono le contengono già. In realtà, solitamente, è il complesso vitaminico B che non è ben tollerato, mentre una supplementazione con vitamina A-D e C soltanto non pone problemi né di sapore né di digeribilità.

La mia opinione è quindi quella di agire secondo buon senso e arrivare al compromesso di somministrare alla bimba soltanto vitamina A e D e neanche tutto l’anno ma solo nei mesi invernali, sospendendo per tre, quattro mesi durante la stagione estiva, quando la bimba può essere maggiormente esposta ai raggi solari. Durante il secondo anno di vita, poi, tali vitamine possono essere date per un tempo ancora inferiore, cioè, invece che per otto o nove mesi, anche solo per sei mesi, tenendo presente che se ogni tanto ci si dimentica di loro non succede proprio nulla.

Con l’inizio dello svezzamento e l’introduzione di frutta, verdure, cereali e carne, la vitamina la cui assunzione va tenuta sott’occhio resta solo la D. Il fabbisogno giornaliero è stabilito, nei bambini normali, cioè non nati prematuri e privi di patologie interessanti il metabolismo del calcio e dell’osso, in 400 U.I. al giorno, assicurate da poco più di un litro di latte in polvere supplementato in vitamine.

Il lattante difficilmente assume un litro o più di un litro di latte in polvere ed è per questo che la vitamina D deve continuare ad essere somministrata giornalmente ad un bambino per tutto il periodo di grande crescita staturale e ponderale. Ma solo questa, però: le altre mi sembrano piuttosto superflue, almeno dopo lo svezzamento.

Un caro saluto,

Daniela

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