Grassi e calcio: meglio latte parzialmente scremato

Buon giorno dottoressa,
Le scrivo per avere delle informazioni riguardo al latte scremato.
Premetto che ho una bambina di 29 mesi che adora bere il latte, lo prende due volte al giorno, per colazione e la notte prima di andare a dormire, dopo cena.
Ha un peso di Kg 14,600 per 92 cm d’altezza. Mangia di tutto compreso frutta e verdura e predilige il pesce alla carne. 
Le chiedo se, essendo una pupona, io possa controllare l’introduzione di calorie senza farle dei danni per la crescita, ad esempio fornendole latte scremato (ora prende quello parzialmente scremato) e se sia vero (come da poco mi è stato riferito) che l’assenza dei grassi limita l’assimilazione del calcio: in tal caso, devo riprendere a darle il latte intero?
La ringrazio per l’attenzione e aspetto la sua gentile risposta.
Stefania

Cara Stefania,
per quanto riguarda l’assimilazione del calcio bisogna fare chiarezza: il calcio si assimila, ovviamente, a livello intestinale e uno dei fattori che ne favorisce l’assorbimento è la vitamina D che fa parte delle vitamine liposolubili come le vitamine A, E e C, è, cioè, una vitamina che si assorbe bene in presenza di grassi, grazie ai quali viene resa solubile e assorbita.
Il calcio, invece, quando assunto in concomitanza con cibi che contengono grassi, può formare dei composti insolubili detti saponi (ricordati come veniva fatto il sapone una volta) che la mucosa intestinale non riesce ad assimilare e che vengono eliminati con le feci. Sono le caratteristiche palline, la caratteristica granulosità che si vede nelle feci del lattante allattato con latte artificiale. Allora, la vitamina D, che si prescrive per favorire l’assimilazione del calcio ma soprattutto il suo utilizzo a livello dei tessuti, deve essere assunta assieme o vicina al latte, per esempio la mattina a colazione, mentre quando il bambino deve praticare una terapia a base di calcio (i classici flaconcini), dovrebbe prenderli, a rigor di logica, lontano dai pasti.
Per quanto riguarda il latte, nei bambini che hanno necessità di bere quantità piuttosto grandi di latte, è meglio scegliere il latte parzialmente scremato comunque, anche nei bambini non in sovrappeso, perché altrimenti assumerebbero forti quantità di grassi di origine animale, quindi non salutari.
Lo stesso dicasi per i bimbi cicciottelli che non sono certo in sovrappeso a causa dell’assunzione del latte intero, ma sicuramente per cause o famigliari (tendenza al sovrappeso in famiglia) o di sbagliate abitudini alimentari (troppi dolci e dolcetti, troppi condimenti, troppi fuoripasto, vita troppo sedentaria e via discorrendo).
Quindi alla tua bimba dai pure latte parzialmente scremato in quantità giusta (500 gr al dì, non di più) ma poni molta attenzione a tutta la sua alimentazione, non solo al latte.
Il sovrappeso dei primi tre anni, così come quello della pubertà, dipende da un aumento del numero delle cellule adipose più che del loro volume, il che significa che sono cellule in eccesso che non si toglieranno più di torno per tutta la vita e saranno condannati a rigori alimentari perenni se non vogliono ingrassare e vogliono mantenere un peso corretto.
Quindi qualsiasi sovrappeso deve essere tolto entro i primi tre anni di vita così come un sovrappeso insorto dopo i primi tre anni, negli anni delle elementari per intenderci, deve essere assolutamente corretto entro l’età prepubere (11-13 anni) se non si vuole condannare il ragazzo e l’adulto di domani a combattere col suo peso cronicamente.
Un caro saluto,
Daniela

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