Il vaccino contro l’influenza è necessario?

Gentile dott.ssa

In occasione del bilancio di salute di qualche giorno fa, ho chiesto alla pediatra se fosse il caso o meno di vaccinare contro l’influenza di stagione mio figlio che oggi ha 8 mesi.

La dott.ssa mi ha risposto che dal momento che è un bambino sano, non ha fratelli "untori" e non frequenterà il nido, non vede questa necessità, mi ha solo raccomandato di stare attenta ai luoghi molto affollati.

In linea di massima sono d’accordo con lei, però questa volta sono un po’ perplessa avendo letto più volte che l’influenza può portare delle complicazioni.

Vorrei quindi un suo parere, vista anche la sua esperienza ospedaliera.

La ringrazio


Sono fondamentalmente d’accordo con l’opinione della tua pediatra anche se è vero che i bambini molto piccoli potrebbero essere maggiormente a rischio di avere complicazioni batteriche in seguito all’influenza.

Se lo allatti ancora al seno, comunque, il bimbo sarà più protetto. Il mio consiglio è quello di vaccinare tutti i membri della famiglia, visto che sarebbero i più probabili "untori" come dici tu. La vaccinazione antinfluenzale va ripetuta ogni anno e non mi sembra una idea molto brillante pensare di sottoporre un bambino non particolarmente a rischio, cioè in buona salute, oltre alle tante vaccinazioni già previste per l’età, anche a questa che avrebbe una così breve utilità.

Vaccinalo, invece, contro meningococco e pneumococco: quest’ultimo è un germe spesso responsabile delle complicazioni batteriche post influenzali, le uniche a rendere l’influenza una malattia preoccupante.

Considera, inoltre, la possibilità di vaccinare contro lo pneumococco anche le persone della famiglia che hanno più di 65 anni, perché anche per loro potrebbe essere un germe pericoloso.

Inoltre, se in casa il bimbo fosse esposto a fumo passivo, chi fuma dovrebbe smettere questa abitudine, specialmente dentro casa, perché l’irritazione cronica alle vie respiratorie dovuta al fumo espone maggiormente i piccoli, oltre alle patologie allergiche, anche alle patologie infettive ricorrenti delle vie respiratorie.

Per il resto, una corretta alimentazione e uno stile di vita sano con frequenti e regolari soggiorni all’aria aperta e pulita saranno di aiuto non meno di altre precauzioni di tipo più o meno farmacologico.

Un caro saluto,

Daniela

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