Ipoacusia ed otite catarrale

Salve dottoressa, mia figlia di 5 anni durante la stagione invernale è stata soggetta a frequenti mal d’orecchio (probabilmente accentuati dal fatto che pratica piscina) che normalmente si sono risolti somminisfrando tachipirina o ibuprofene. Circa due settimane fa, a seguito di un dolore particolarmente intenso, la pediatra ha diagnosticato un’otite media catarrale per la quale ha prescitto cefixoral per 10 giorni. Ora la bimba sta bene e, all’osservazione con l’otoscpio, la pediatra ha constatato la completa guarigione, solo ogni tanto mia figlia dice che l’orecchio le fa un po male, ma solo per brevi istanti, e ho l’impressione che a volte non ci senta molto bene, poiché chiede di ripetere le cose, soprattutto se siamo in stanze diverse. Potrebbe essere solo suggestione di una mamma un po apprensiva, o l’otite può in effetti avere delle complicanze? Mi consiglia di eseguire una visita specialistica? Ovviamente nel frattempo la piscina è stata sospesa, è possibile capire se e wuando è opportuno ricominciare? Grazie mille per la sua disponibilità



Certamente, l’otite catarrale può essere causa di ipoacusia. Si tratta di una patologia spesso recidivante che tende a cronicizzarsi anche dopo guarigione della fase acuta perché spesso il motivo della sua comparsa è un ristagno di muco nell’orecchio medio a causa di un ostacolo al suo deflusso. Quindi, anche in assenza di infezione o ad infezione guarita, non è detto che non ristagni più catarro nell’orecchio medio – la produzione di muco è quasi costante specialmente nei bambini – , in quantità non tale da dare una iperestensione della membrana timpanica, che potrebbe essere notata anche con un semplice esame otoscopico, ma pur sempre tale da ostacolare una corretta propagazione dei suoni. Pertanto, se hai queso dubbio, oltre alla visita pediatraca sarebbe bene chiedere il parere di un otorino che, oltre a controllare le adenoidi, possa prescrivere, se necessario, una impedenziometria.

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