Malanni e farmaci: può uscire lo stesso?

Buongiorno dottoressa,

sono la mamma di un bimbo di undici mesi.

Con l’arrivo dell’inverno sono iniziati i malanni e sinceramente non so come comportarmi! Tra vari raffreddori, il piccolo ha dovuto assumere un antibiotico per una febbre piuttosto elevata con conseguente diarrea e inappetenza.

Ora, circa una settimana fa, la febbre è ritornata senza sintomatologie. Il pediatra mi ha prescritto uno sciroppo, Antalfebal, dicendo che la causa è da attribuire alla dentizione (gengive molto rosse). Appena assunto lo sciroppo, la febbre è scomparsa.

Martedì scorso è arrivata anche la tosse! Ho chiamato nuovamente il mio pediatra che mi ha detto di fare solo lavaggi nasali. Ieri, dopo aver visto che la tosse andava ad aumentare, mio marito l’ha portato da lui per un controllo. Mi ha prescritto Clenil + Fluibron in aerosol, Antalfebal se la febbre non supera i 37,5° altrimenti MacLadin antibiotico se supera i 38°.

Premesso che a parte la tosse, il bimbo non ha febbre, vorrei capire se sono necessarie tutte queste medicine. Il bimbo ha la bronchite? Il mio pediatra è di poche parole e mio marito non ha indagato oltre… Oltretutto, posso farlo uscire?

La ringrazio per la cortese attenzione,

distinti saluti.

 


Converrai facilmente che non posso certo sapere se il tuo bimbo ha veramente la bronchite che giustificherebbe la terapia antibiotica (anche se non tutte le bronchiti, anzi, pochissime, sono batteriche nei bambini piccoli) oppure no senza poterlo visitare.

In linea di massima sarei d’accordo anch’io a non dare antibiotici senza febbre elevata, ma soprattutto senza una sintomatologia decisamente suggestiva di infezione batterica o di complicanza batterica di una infezione virale, ma non sempre le patologie importanti si manifestano con febbre e la febbre non è assolutamente un sintomo di gravità o meno di qualcosa.

La patologia dei bimbi piccoli non è generalizzabile e ogni caso è a sé stante: solo una visita medica approfondita può dirimere i dubbi volta per volta. Per quanto riguarda il farlo uscire: dipende sempre dai sintomi che ha.

Se è senza febbre, se lo vedi vivace, non sofferente, con appetito, senza difficoltà respiratorie, con una tosse prevalentemente dovuta a catarro delle primissimevie respiratorie, cambiare aria non guasterebbe, clima permettendo e nelle ore più calde della giornata; altrimenti è meglio pazientare un po’ più a lungo a casa, possibilmente senza riscaldamenti troppo alti, con l’umidificatore acceso per alcune ore e senza persone che fumano in preresenza del bambino, anche se in un’altra stanza.

Un caro saluto,

Daniela

 

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