Non mangia all’asilo e a casa sì

Salve,

mi chiamo Sabrina e sono la mamma di Emanuele di 3 anni.

Emanuele ha frequentato un anno di nido e ora ha appena iniziato la materna; il problema è il solito dell’anno scorso: quando arriva l’ora di pranzo a scuola non mangia, si rifiuta anche se le maestre provano a imboccarlo o a invogliarlo con posizioni strategiche, facendolo sedere accanto ai suoi amichetti, ecc. ma non c’è niente da fare, tiene duro e non mangia neanche piatti che a casa mangia senza storie.

Sono disperata perché mi sento quasi in colpa a lasciarlo digiuno per tutte quelle ore e non riesco proprio a capire questo rifiuto anche solo all’assaggio, anche perché a casa è una buona forchetta.

Il mio dubbio è se continuare a lasciarlo mangiare a scuola oppure no, anche se penso che ritirandolo gli farei capire che ho ceduto a un suo "capriccio".

Grazie e complimenti.

 


Stai tranquilla: il bimbo ha appena iniziato a frequentare un ambiente per lui nuovo, non solo come compagni e maestre, ma anche come attività che vi si svolgono, forse anche come metodo educativo e, perché no, come cucina che viene proposta ai bambini.

Non sempre bastano poche settimane di inserimento perché un bimbo senta la scuola a lui familiare: i più recalcitranti si ambientano anche dopo alcuni mesi. Non ti preoccupare di quello che succede a scuola e informati su come si è comportato a tavola solo per regolarti su cosa dargli da mangiare la sera.

Se il bimbo è, come dici tu, una buona forchetta, saprà come fare per recuperare la sera a cena. Non fare l’errore, però, di aumentargli la colazione la mattina per paura che non mangi a pranzo o di dargli, magari, doppia merenda, sempre per lo stesso motivo: il bimbo, così facendo, saprà che potrà contare su questi supplementi alimentari e per lui continuerà ad essere semplicissimo e senza conseguenze il suo tenere duro e non mangiare a scuola, ambiente che, evidentemente, ancora in parte rifiuta.

Si sbloccherà quando sarà riuscito a stringere una o due amicizie particolari con qualche compagno e, in questo, potresti aiutarlo, magari, individuando qualche bimbo che abita vicino a casa tua e che frequenta la stessa classe: potresti invitarlo ogni tanto di pomeriggio a casa per favorire il legame con Emanuele.

Altra cosa da fare, oltre a non preoccuparti, a non riempirlo di cibo dal pomeriggio in poi e a favorirgli l’amicizia con qualche suo compagno è quella di farti raccontare molto quello che fa a scuola dimostrandoti interessatissima: in questo modo potresti capire se vive qualche situazione di tensione in classe, se ha un buon rapporto con la o le maestre, se si fida di loro e se sta socializzando bene con i compagni.

Per quanto ti è possibile, cerca di abituarlo a situazioni socializzanti portandolo spesso al parco giochi, se ne hai uno vicino, facendolo stare con cuginetti vari, se li hai, anche quando non va a scuola e, appena sarà possibile, facendogli fare un po’ di sport.

Un caro saluto,

Daniela

 

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