Gentile Dottoressa,
le riscrivo per avere da lei un ulteriore consiglio, visto che quelli che mi ha fornito nei mesi precedenti mi hanno aiutata molto nell’affrontare serena la crescita della mia Giorgia nata a solo 28 settimane di 990 grammi.
Oggi Giorgia ha 19 mesi pesa 11 kg ed è alta 80 cm, certo non un colosso di bambina, ma tenendo presente che nel primo mese passato in rianimazione era cresciuta di soli 130 grammi per non aggravare i problemi respiratori e che alla dimissione a 2 mesi dalla nascita pesava 2 kg giusti, oggi vederla serena, giocherellona e neurologicamente quasi a livelli di età corretta mi sembra una grande conquista.
L’unico problema legato alla crescita di Giorgia che mi sono trovata ad affrontare è stato un rapporto col cibo non sempre idilliaco inizialmente a causa di rge trattato con ranitidina e gaviscon, facilità al vomito e difficoltà ad accettare il cucchiaino.
Con infinita pazienza (e devo dire piccina se l’è meritata tutta) siamo arrivati oggi ad accettare qualsiasi tipo di alimento, mangia volentieri frutta, verdura, carne rossa, bianca pesce, uovo, formaggi…insomma..tutto…e allora mi dirà lei quale problema?
Insomma a voler essere pignoli Giorgia mangia ancora le pappe con tutti gli alimenti frullati verdura ,carne,olio e parmigiano con aggiunta di 3 cucchiai di pastina ancora di formato piccolo (stelline o puntine).
Se seduta a tavola con noi, spilucca volentieri formaggio, prosciutto, pollo a pezzettini, frutta a pezzetti, ma tutto rigorosamente con le manine e un pezzo alla volta…se ne mette da sola troppi in bocca risputa (sembra un ruminante) per non parlare poi se sono io a proporre più pezzi con forchetta o cucchiaino.
Vorrei quindi un consiglio su come stimolarla ad accettare cibi di dimensioni maggiori senza per questo forzarla ricevendo magari in cambio un rifiuto totale a mangiare. Mi basterà continuare come sto facendo, c’è qualcosa da poter fare in più secondo lei? La ringrazio infinitamente se vorrà darmi qualche consiglio sull’alimentazione e un suo parere sulla crescita di Giorgia (io e mio marito siamo alti rispettivamente 1,64 e 1,70 e di costituzione io robusta lui normale). Aggiungo per quanto possa servire che dorme 11 ore per notte da sola nella sua cameretta e durante il giorno riposa anche per due ore filate.
La ringrazio infinitamente.
Nunzia
Io proprio non so cosa ti aspetti di più da una bimba che, in fondo, si deve considerare di meno di un anno e mezzo se vogliamo tenere conto della prematurità! Preparale i pasti nel modo che lei preferisce e, se noti che diventa sempre più interessata ai cibi "da grandi", lascia che si sieda a tavola con voi con un suo piattino davanti pieno (si fa per dire) di pezzettini di pollo, formaggio o prosciutto o altro, purché abbastanza asciutti, e che inizi a prenderli da sola con le mani e a portarli alla bocca.
Non metterla a tavola completamente sazia in modo che abbia più voglia e curiosità di sperimentare le novità e lascia che si sporchi le mani evitando di tormentarla troppo con la forchetta. Aiutala per quanto riguarda la sua pappa semisolida o cremosa ma lascia che sperimenti le dita, le mani e un suo modo particolare, magari, di tenere la forchetta.
Lasciale il gusto di sporcarsi e di prendere il cibo come un gioco e non assillarla. La sua crescita è buona se valutata in base all’età corretta, quindi non vedo proprio motivi di preoccupazione anche se capisco che lo stress dei primi mesi non sarà facile da mettere alle spalle in poco tempo. Offri alla bimba un cucchiaio e una tazza col piatto come gioco fuori dai pasti in modo che familiarizzi con la loro manipolazione e fra un po sarà lei a tenere la posata in mano, se è una bimba intraprendente, senza bisogno di essere totalmente imboccata. Non metterle sul piatto pezzetti di cibo troppo grossi adesso e falle sperimentare la masticazione con un pezzo di crosta di pane o di pizza con cui giocherà.
Quando avrà tutti i molari imparerà a masticare meglio di ora, cioè quando anche i secondi molari decidui saranno spuntati, cioè non prima del secondo anno, secondo anno e mezzo.
Un caro saluto, Daniela