Pillola e attaccamento al seno per consolazione

Salve Dott.ssa,

la disturbo nuovamente per porle un’altra domanda.

Mio figlio di 3 anni e 2 mesi è stato allattato al seno fino all’anno scorso. Ho dovuto prendere le medicine per mandare indietro il latte a causa di un mio ricovero ospedaliero. Dopo quasi due mesi, mio figlio, che nel frattempo soffriva troppo perché non poteva più ciucciare, ha voluto lo stesso attaccarsi al seno (come se fosse un ciucciotto) anche se non c’era latte.

Per lui è un modo per rilassarsi. Adesso però io prendo la pillola anticoncezionale da tre mesi e mio figlio continua a ciucciare dal mio capezzolo. Il problema è che ho notato la fuoriuscita di una goccia di liquido che sembra essere latte se strizzo forte forte il capezzolo.

La mia domanda è questa: potrebbe far male al mio bimbo quella goccia di "latte" che fuoriesce poiché io prendo la pillola? Anche se non sono sicura che effettivamente esca quando mio figlio ciuccia (lui dice di no).

Grazie per l’attenzione.

La saluto cordialmente.


Non fa male quella goccia di latte ma non ha più senso che il bimbo continui ad attaccarsi al seno. La suzione del seno materno ha un significato nutritivo fintanto che il latte materno è alimento unico e indispensabile nei primi mesi, importante e utile in seguito, fino al primo o, in casi particolari, al secondo anno di vita, semplicemente modicamente utile dal punto di vista nutrizionale e immunitario dopo il secondo anno, ma sempre che il latte ci sia.

Quando il latte non c’è più, anche se il bambino cerca il seno perché ad esso è abituato nei momenti di rilassamento e consolazione, non è buona cosa continuare ad offrirglielo. La dipendenza dal seno è giustificata dal punto di vista nutritivo e in tal caso ben vengano le motivazioni psicologiche e il piacere che mamma e bambino ricavano da questa funzione di allattamento, ma non è più giustificata quando il latte, per un motivo o per un altro, viene a mancare, tanto più in un momento in cui il bambino non ne ha più bisogno dal punto di vista nutrizionale e dovrebbe avere già superato la simbiosi con la madre.

Continuare con questa abitudine diventa un vizio che ritarda l’acquisizione della autonomia psicologica del bambino e tu non fai il suo bene se continui ad assecondarlo. Dal punto di vista strettamente ormonale la ginecologa saprà spiegarti meglio di me se e in che modo il blocco dela ovulazione dovuto alla pillola può influire sulla ripresa di una minima produzione di latte in seguito alla suzione. Ma il problema, ripeto, non è questo: il problema è strettamente psicologico e l’offerta del seno ad un bimbo, anche se con il tempo si riempie di valenze di varia natura, non deve mai essere disgiunta dalla motivazione di fornire latte, quindi nutrimento, se non forse nei primissimi mesi di vita dove lo stretto contatto pelle a pelle con la madre favorisce il reciproco attaccamento primario e il reciproco riconoscimento, ma anche in questo caso l’effetto della suzione è e resta la produzione di latte o la speranza di aumentarne la produzione.

Per consolare il tuo bimbo nei momenti in cui desidera coccole dovrai ora trovare altri stratagemmi basati su un altro tipo di comunicazione più complessa, più matura e più idonea alla sua età.

Un caro saluto,

Daniela

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