Gentile Dottoressa,
sono mamma di un bimbo di due mesi che allatto al seno. Ho avuto da subito un’ottima montata lattea e anche l’attacco al seno è stato da subito buono.
Purtroppo, in questi due mesi, ho però vissuto momenti di calo improvviso della montata lattea: praticamente, rubinetti quasi chiusi per 48 ore per poi riprendere tranquillamente! Ne ho parlato con la pediatra, che non mi ha saputo dare una spiegazione. Mi ha invece suggerito di iniziare con le aggiunte. Io però vorrei continuare ad allattare: normalmente ho talmente tanto latte da doverlo tirare e mi dispiacerebbe smettere!
Io sono abbastanza magra (50Kg per 162 cm) e mi sento spesso molto stanca. Oggi che di latte proprio non ne ho, stento a stare in piedi. Mi sforzo ad alimentarmi correttamente, ma soffro un po’ di inappetenza. Mi aiuto con il multicetrum materna, ma non vedo grandi effetti. La stanchezza non è giustificata dalla mancanza di sonno, perchè Pietro fortunatamente dorme tutta notte con un solo risveglio per la poppata. Ho letto qui da una sua risposta che la pressione bassa potrebbe ridurre la montata lattea. Porto solitamente la pressione bassa e in gravidanza si era assestata sui 105 – 55 mmHg.
Lei cosa mi consiglia?
Ho pensato anche al peridon, ma vorrei usarlo come ultima possibilità.
La ringrazio per la cortesia e l’aiuto che ci da con le sue risposte
Chiara
Misurati la pressione e se la massima dovesse essere molto al di sotto di 120 mm di mercurio, oltre agli integratori, cerca di bere molti liquidi, di aumentare il sale e anche un po gli zuccheri della tua alimentaizone, insomma, di mangiare bene anche forzandoti un po’ – i farmaci per aumentare la pressione spesso lasciano il tempo che trovano – e di alternare durante la giornata dei momenti di una o due ore di completo relax sdraiata comodamente e con le gambe sollevate con momenti di attività motoria leggera a tuo piacimento, dalla passeggiata a passo spedito al nuoto o a quello che ti pare. Anche un buon massaggio rilassante o di tipo tonificante ben condotto equilibra il sistema pressorio e, appunto, tonifica. Fai una bella doccia tiepida ogni giorno terminandola con uno spruzzo di acqua freddina anch’essa tonificante a causa della vasocostrizione che provoca. Però non fare questo a ridosso di una poppata per non fare ontrarre i dotti galattofori, falla appena finita una poppata n modo da avere tempo di riscaldarti e riscaldare nuovamente le mammelle alla poppata successiva.
Ascolta assieme al tuo bimbo della buona musica tonificante allegra e ritmata e mangia cereali e finocchi oltre a tutti gli altri cibi nutrienti idonei ad una nutrice. Fraziona i pasti in 5 giornalieri minimo cominciando con una buona colazione la mattina completa di latte o altro alimento proteico, cereali, frutta, miele e anche un po di frutta secca, poi continua con pasti leggeri ogni tre ore, o per lo meno più o meno con lo stesso ritmo delle poppate del bimbo. Aiutati con un caffè al giorno e anche, perché no, con mezzo bicchiere di vino rosso a stomaco rigorosamente pieno ai pasti oppure con un bicchiere di medie dimensioni di birra poco alcolica o analcolica. Se abiti vicino ad una montagna, cerca di andarci o di ritagliarti una vacanza in quota che aiuterà la tua pressione e ti rilasserà. Dopo tutto ciò potrai anche pensare al peridon.
Attacca il bimbo a richiesta ma non lasciarlo attaccato al seno indefinitamente. Non pesarlo per sapere quanto prende e non pesarlo nemmeno settimanalmente per sapere quanto cresce. Per il tuo bimbo fatti bastare un controllo mensile di peso, altezza e condizioni generali. Specialmente durante le prime settimane o i primi mesi di allattamneto, più o meno ogni 25, 28 giorni, in corrispondenza della mancata mestruazione, cioè di quando sarebbe venuta la mestruazione al di fuori della gravidanza e dell’allattamento, è frequente assistere ad un calo transitorio della montata lattea per residue cicliche modificazioni ormonali che, anche senza mestruazione, possono continuare a verificarsi nell’organismo: è tutto fisiologico e il flusso di latte rprende regolarmente dopo due o tre giorni. Si tratta soltanto di aere la pazienza di attaccare il bambino più spesso in quei giorni critici.
Quindi, mi raccomando, occhio alla pressione, al movimento, al relax e all’alimentazione e per il resto non devi avere nessun’altra preoccupazione.
Un caro saluto, Daniela