Salve dottoressa,
ho eseguito la coprocoltura alla mia bimba di diedi mesi ed il risultato ha evidenziato la presenza di un microrganismo: il Proteus Mirabilis (promir). È stato eseguito l’antibiogramma che ha individuato i diversi antibiotici a cui il germe è sensibile.
Lei ritiene opportuno che la mia piccola faccia una terapia antibiotica o è possibile debellare questo germe in altro modo?
Le feci della bimba sono poco formate e a volte anche gelatinose. La causa è questo germe? Ho modificato la sua alimentazione e ora le sto dando solo crema di riso con brodo vegetale e un po’ di parmigiano, mela e latte materno. Ritiene opportuno che faccia qualcos’altro?
Grazie di cuore per l’aiuto che vorrà darmi.
Il Proteus Mirabilis è un microrganismo normalmente presente nel tratto intestinale e ritrovarlo nelle feci non dovrebbe, quindi, stupire.
Esso non è patogeno se rimane localizzato nelle feci a meno che il soggetto che ne è portatore non sia immuno-compromesso e diventa patogeno di solito, solo se si impianta su altri organi : per esempio se contamina la vescica può dare cistite, se contamina una ferita può dare seri problemi.
Il fatto, però, che la bimba emetta feci di aspetto non del tutto normale, con presenza di muco, una volta escluso che questo muco gelatinoso sia di provenienza dalle prime vie respiratorie a causa di abbondante catarro che nei bambini si ritrova spesso nelle feci perché viene deglutito in quanto non si soffiano il naso e non lo espellono con la tosse, fa pensare ad una infezione dovuta ad un Proteus che è diventato patogeno e andrebbe curata con antibiotici.
Prima di ciò, comunque, devi escludere che la presenza di muco nelle feci sia dovuta, oltre a catarro deglutito, ad una infiammazione cronica dell’intestino, magari a causa di una allergia alle proteine vaccine o altro.
Se l’alimentazione non è responsabile del problema e se le feci non riprendono l’aspetto normale con una terapia a base di probiotici ad alte dosi unita ad un po’ di dieta, sarà necessario eliminare il problema con antibiotici.
Un caro saluto, Daniela