Gentile dottoressa,
in questo periodo in cui il dilemma vaccinazioni sembra diventato il problema principale, mi chiedo quale sia il periodo giusto per sottoporre un bimbo a vaccinazione antinfluenzale (stagionale) con i due richiami. Non vorrei farle troppo in anticipo rispetto all’arrivo dell’influenza e né troppo tardi quando questa è già alle porte.
Quindi qual è il periodo migliore?
Grazie per la sua gentile risposta.
Gli anticorpi prodotti in seguito alla vaccinazione antinfluenzale si formano piuttosto velocemente e già dopo meno di un mese, diciamo due, tre, settimane, si ritiene siano in quantità protettiva, anche se, come ho ripetuto spesso, non sempre i bambini reagiscono alla vaccinazione con una soddisfacente produzione di anticorpi. Questi, una volta prodotti, durano un numero sufficiente di mesi per essere protettivi fino alla fine della stagione a rischio di influenza: diciamo dai sei, sette, agli otto, nove mesi.
In questa previsione ogni soggetto ha un comportamento a sé e diventa difficile prevedere la reazione di ognuno. Diciamo, però, che se un bambino viene vaccinato un mese prima dell’arrivo previsto dell’influenza stagionale, cioè un mese prima dell’inizio di dicembre, cioè al più tardi a fine ottobre, potrà essere adeguatamente coperto da anticorpi (se li avrà prodotti), già dalla fine di novembre e tali anticorpi dureranno sicuramente fino a primavera, maggio incluso.
Pur essendo un vaccino nuovo, penso, inoltre, che si potrà dire altrettanto per la vaccinazione contro l’influenza A. La vaccinazione antinfluernzale, comunque, continua ad essere valida anche se effettuata a dicembre perché ogni anno si prevedono almeno tre periodi di picco influenzale, il primo a metà dicembre, il secondo verso fine gennaio, inizio febbraio e l’ultimo a marzo, cioè un picco ogni mese, mese e mezzo circa.
Un caro saluto, Daniela