Risvegli e tachipirina per dormire

 

Buongiorno dottoressa,

mi scusi se la disturbo per l’ennesimo problema dei risvegli notturni che sicuramente molte mamme le chiedono, il mio bambino ha 10 mesi prende solo latte materno io seguo un alimentazione quasi priva di latticini, di uova, evito tutti i tipi di insalate, e limito il consumo di salumi.

Il bambino mangia ai seguenti orari (premetto che la mia poppata media è di 100 g):

04.00 poppata notturna

07.00 poppata mattino

08.30 omo frutta

11.30 pappa ( 185-200 g di brodo vegetale 37 g di pastina o farine con cereali (anche con glutine) 2 cucchiai di verdure (patate carote zucchine sedano e finocchio) e omo carne o pesce (1 volta a settimana) o uovo che sto introducendo.

15.00-15.30 poppata di latte (a volte + frutta)

18.30 pappa ( come sopra tranne che la quantità di pastina o farine è di 33 g e il formaggino o il prosciutto cotto al posto di carne o pesce)

21.00 poppata serale.

Il bambino va a letto alle 21.00 si sveglia mediamente (non considerando l’orario delle 4 come risveglio) alle 01.30 e alle 05.30-06.00 ma non tutte le notti dipende a volte capita che si svegli solo alle 4 (ho provato ad allattarlo anche alle 22.00 ma si sveglia comunque alle 04.00 e mi fa capire che vuole mangiare le dico che è un bambino molto vivace gioca va al nido e suda molto.

Io mi alzo lo cullo un po’ poi a lui passa e lo rimetto giù sento proprio che si dimena per la pancia e anche quando si attacca al seno a volte ci sta attaccato un po’ di più perché cosi poi riesce ad emettere aria premetto che dopo ogni poppata lo tengo sollevato circa 10 minuti sempre.

La mia domanda è se è normale che un bambino della sua età soffra ancora cosi tanto di aerofagia o mi devo preoccupare per qualcosa d’altro (il pediatra per farlo dormire mi ha consigliato di somministrargli la tachipirina alla sera cosa che non faccio)? Le dico perché dai 3 mesi circa fino ai 6 mesi circa si svegliava puntualmente solo alle 04.00 dai 6 mesi sono cominciati i risvegli da me attribuiti ai dentini che ne ha già 4 e al fatto che probabilmente gli creano problemi intestinali.

Poi volevo chiederle anche, io non ho problemi a svegliarmi alle 04.00 per allattarlo e penso che per lui sia una vera esigenza di bere e di mangiare dopo circa sette ore che non beve nulla essendo il mio latte della poppata serale comunque circa di 100-120 g anziché 200 g di un biberon di formula.

Premetto che fra un mese voglio provare ad introdurre il latte parzialmente scremato vaccino in sostituzione in quanto vorrei sospendere l’allattamento prima dell’estate perché è controindicato inserire il latte vaccino nel periodo caldo e quindi in quel momento cercherei di togliergli la poppata delle 04.00.

La ringrazio anticipatamente per la sua gentile risposta cordiali saluti Daniela.

Decidere di introdurre il latte vaccino prima del compimento del primo anno di vita solo per la paura che farlo nei mesi caldi sia pericoloso non ha più senso. Il problema del caldo legato alla maggior probabilità di gastroenteriti è un retaggio che ci si porta dietro da generazioni, cioè da quando, non esistendo sistemi adeguati di refrigerazione, il latte e altri alimenti deperibili davano maggiori problemi di conservazione con relativi rischi per la salute.

Attualmente la catena del freddo è sempre assicurata e tutte le case sono dotate di frigorifero pertanto non ha più senso associare la stagione calda con una maggiore incidenza di gastroenteriti di origine alimentare. Se, a volte, vi possono essere piccole epidemie, esse sono dovute al passaggio di alcuni virus così come avviene in inverno e l’alimentazione non ha nessuna responsabilità.

Detto ciò, è evidente che in caso di latte materno insufficiente, esso dovrà essere sostituito con altro tipo di latte o altro alimento, ma solo in questo caso e solo al momento di capire che il bimbo sta assumendo veramente troppo poco latte per le sue esigenze. Attualmente egli sembra assumerne abbastanza anche se questa quantità viene raggiunta con alcune poppate notturne. Però, in questo periodo, i disturbi legati al sonno, amplificati, magari, dai soliti tanti piccoli problemi dell’età come l’eruzione dei denti, eventualmente l’inizio della deambulazione, l’evoluzione psicologica del bambino, l’esperienza dell’inserimento al nido e dell’allontanamento da te, ecc., sono frequenti e non so se la sostituzione del latte con quello vaccino possa risolverli. Per quanto riguarda l’aerofagia: essa dipende anche molto da come succhia il bimbo, cioè da come si attacca al seno, perché mentre l’aria che viene emessa dall’intestino, cioè il meteorismo, dipende soprattutto dai gas che si formano al suo interno e in minima parte da quella ingerita, l’aria che viene emessa dalla bocca è quasi esclusivamente aria ingerita durante l’alimentazione, suzione o masticazione che sia.

Per quanto riguarda la tachipirina: benché abbia, oltre al suo principale effetto antipiretico, anche un effetto antidolorifico e antinfiammatorio generico, io non sono affatto d’accordo nel somministrarla per altri scopi se non quelli di abbassare la febbre. Il farmaco non è privo di effetti collaterali, anche se rarissimi a dosaggio minimo e svolge la sua azione antipiretica comunque, anche se il soggetto non è febbrile, pertanto potrebbe provocare ipotermia se somministrata in assenza di febbre più tutti i sintomi collaterali atti a ridurre la temperatura, come la sudorazione, per esempio che, oltre a disidratare e a fare perdere sali minerali al bambino, potrebbe ridurre in modo significativo la pressione sanguigna.

Pertanto, mai dare un farmaco per uno scopo diverso da quello per il quale è stato proposto a meno che non si abbia la certezza della assoluta mancanza di effetti collaterali di qualsiasi genere. Io ti consiglio di avere ancora un po di pazienza per quanto riguarda i risvegli notturni del bimbo e, se il tuo latte non fosse scarsissimo fino a quel momento, io ti consiglierei di svezzare il piccolo al compimento del primo anno di vita

Un caro saluto, Daniela

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