Russamenti e apnee

Gentile dottoressa,
sono mamma di una bimba di 15 mesi che, dopo ripetuti raffreddori, a Natale ha avuto un episodio di broncospasmo seguito da bronchite.
Curata con Zimox ed aereosol Broncovaleas, la tosse è sparita ed anche il raffreddore, ma il naso permane chiuso provocando sonni agitati, russamenti, respiri affannosi a bocca aperta ed apnee. Visitata da un otorino, questi le ha diagnosticato una lieve ipertrofia alle adenoidi e probabile etmoidite, da curare con antibiotico per 10 gg (Zinnat) + antistaminico + Doricum gocce.
Durante la cura il respiro da coricata e, dunque, il sonno sono migliorati, ma molto poco a dispetto del "bombardamento" di medicinali.
Appena terminata la cura, tempo un paio di giorni, e la situazione è tornata come prima: russamenti, apnee (specie nella parte centrale della notte), lamenti e continui movimenti nel sonno al fine di cercare una posizione migliore (almeno credo). Ora pare rimanga solo la strada del cortisione per via orale…ma temo che anche questa terapia non funzioni e, sinceramente, mi preoccupa il fatto di continuare a somministrare medicinali alla mia piccola.
Cerco conforto e suggerimenti. Sono in attesa (ottavo mese) di una sorellina e probabilmente più propensa all’apprensione, ma davvero vorrei aiutare la mia piccola a ritrovare un sonno sereno (e, quindi, delle giornate meno agitate).
Grata per la risposta che vorrà fornire, saluto cordialmente.
Laura

Cara Laura,
innanzitutto la cura che ti è stata prescritta non è un bombardamento di farmaci ma una corretta associazione che comunemente viene prescritta per questo problema, almeno nella fase acuta. Se le difficoltà respiratorie della piccola dipendono dal ripetersi di infezioni che producono infiammazione continua alle prime vie aeree, l’età della bimba mi fa dire che è più che normale, purtroppo, che prenda una virosi dopo l’altra, soprattutto se va all’asilo.
Prima della fine del secondo anno poco fanno le terapie immunostimolanti e quello che sarebbe bene chiarire sempre è la natura virale o batterica del problema per evitare di dare troppo spesso antibiotici se non strettamente indispensabili. Ma anche questa diagnosi differenziale non è affatto agevole, soprattutto ambulatoriamente e senza sottoporre continuamente la piccola a tamponi o prelievi di sangue ed è per questo che gli antibiotici, prudenzialmente, si prescrivono con una certa facilità, a volte anche una colpevole facilità, ma sarebbe colpevole anche non darli se servissero. 
Ora, è bene capire se vi è una componente allergica in tutto questo problema di respirazione, visto che una malformazione al setto nasale, alla piramide nasale, ai turbinati, sarà stata sicuramente esclusa dall’otorino che l’ha visitata.
Anche allergie alimentari si possono esprimere con problemi respiratori quando i bambini sono così piccoli: su questo bisognerebbe riflettere; così come, anche se poco probabile, potrebbe esserci allergia alla lana, alla piuma, al crine, alla polvere della stanza dove dorme la bimba o ad altre sostanze se il problema respiratorio si manifesta soltanto quando è nel suo lettino e non ovunque.
Quindi, una volta inquadrata completamente la causa del russamento della bimba, se la natura è sicuramente infettiva, la terapia antibiotica è spesso, anche se non sempre, inevitabile; se vi è un sospetto di componente allergica, la terapia locale con cortisonici più o meno associati a antinfiammatori non steroidei (FANS) è quella più adottata, alternata, magari, a blandi vasocostrittori e decongestionanti nasali come l’argento proteinato.
I cortisonici possono essere a volte sostituiti con antistaminici, ma il succo della questione non cambia più di tanto. Se responsabile del problema è una ipertrofia delle adenoidi, a 15 mesi non c’è altro che l’atteggiamento di attesa e se fosse per caso un problema di rinite vasomotoria che nulla ha a che fare con l’allergia, la terapia sarebbe sempre locale e fondamentalmente a base di cortisone. Aiuti non farmacologici sono il fare dormire la piccola con rialzo sotto al materasso, magari anche in posizione prona visto che ha superato il primo anno e il pericolo della morte in culla è ormai lontano, molta aria di mare, possibilmente mare di scoglio anche in tutte le stagioni ma ovviamente principalmente in estate e, volendo, le cure termali, magari quando sarà un po’ più grande (una buona scusa anche per te per rilassarti quando sarà nata la sorellina). Ovviamente, una terapia più precisa, via internet, non posso proprio suggerirtela.
Un caro saluto,
Daniela

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