Scatti nel primo sonno a 10 mesi

Buongiorno Dottoressa, volevo un suo parere in merito alla seguente situazione.

Mia figlia di 10 mesi dieci giorni fa è caduta di faccia da uno scalino di 10/15 cm gattonando. Ha pianto qualche secondo, nessun rossore quindi non so neanche cosa abbia sbattuto e ha subito ripreso a ridere e giocare.

Nel sonnellino pomeridiano ha iniziato dei movimenti involontari di braccia e gambe e su consiglio della pediatra l’abbiamo portata in ps. L’hanno visitata ma da subito hanno escluso qualsiasi cosa data la caduta di poco conto.

Sta di fatto che continua soprattutto nel primo sonno con questi movimenti e a volte scatti come quando aveva il riflesso di moro. Possibile io non ci abbia fatto caso prima della caduta e solo ora che la osservo ossessivamente?

Gli scatti che tu descrivi sono situazioni molto comuni e non patologiche. Si tratta di “scosse ipnagogiche o ipniche”, cioè movimenti involontari che il corpo compie quando si trova nelle prime fasi del sonno e più precisamente tra la fine della fase di addormentamento, durante la quale il soggetto (bambino o adulto che sia), non è ancora completamente addormentato e la fase successiva, di sonno ancora leggero.

Questi movimenti, del tutto involontari, dipendono dal fatto che durante il sonno non sono più attivi i meccanismi di controllo dell’attività motoria volontaria presieduti dalla corteccia cerebrale che consistono prevalentemente nella inibizione di tutti quei movimenti che il corpo sarebbe in grado di compiere ma che non servono al tipo di movimento che il soggetto sta programmando di fare. Per esempio, se un soggetto desidera camminare, la corteccia cerebrale coordinerà tutta la sequenza di movimenti di ogni singola parte del corpo necessaria per compiere questa azione, incluso il mantenimento dell’equilibrio, ma dovrà necessariamente inibire tutti gli altri movimenti possibili, altrimenti non riuscirà a compiere correttamente l’azione che desidera in quel momento. Sono, quindi, transitoriamente inibiti tutti i vari riflessi involontari e tutti i movimenti non finalizzati alla deambulazione.

Durante la fase di addormentamento, residua ancora un barlume di coscienza che permette un pronto risveglio in seguito a stimoli anche minimi e i movimenti involontari non si presentano.

Ma già nella fase successiva, di sonno ancora leggero ma di coscienza minima se non assente, le funzioni della corteccia cerebrale sono inibite, anch’esse addormentate. Controllo motorio e inibizione non sono più attivi e possono emergere movimenti involontari e movimenti riflessi, magari arcaici come il riflesso di Moro, retaggio ereditato dalle scimmie e dai primati che dormono sugli alberi che, per non cadere durante il loro sonno, mantenevano attivo il riflesso di aggrappamento delle zampe anteriori attorno all’albero ad ogni minimo cambiamento di posizione del corpo durante il sonno.

Ti chiedi come mai non ti sei accorta prima di questi movimenti involontari della bimba: forse perché ora, che, immagino, stia iniziando il gattonamento e i primi passetti incerti, il tono muscolare e l’attività di tutti i suoi muscoli si stanno facendo più intensi di prima e anche le emozioni del distacco dalle braccia materne si fa sentire.

E’ possibile che tutto ciò stimoli maggiormente rispetto al passato questa attività motoria involontaria così come potrebbero aumentare i sogni e a volte anche gli incubi.

Sembra, infatti, che gli scatti ipnici siano più frequenti dopo intensa attività muscolare oppure dopo situazioni particolarmente stressanti emotivamente (può essere che la sorpresa della caduta rientri fra questi ma non ne sono certa).

Quindi non devi assolutamente preoccuparti.

Un caro saluto.

Daniela Sannicandro.

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