Stomaco a pseudovolvolo

Gentile dottoressa il mio bimbo ha 3 anni e da quando è nato è stato diagnosticato stomaco a pseudovolvolo. Abbiamo fatto analisi. Intolleranze ecografie per escludere altro ma niente. Ci sono stati miglioramenti ma il bimbo non sta ancora bene. Cresce e si alimenta bene. Tutt’ora assume alla sera mepral da 10mg.I periodi di benessere durano poco. Forse un mese. Poi ripeggiora. Sono ancora frequenti i dolori di stomaco, quando si ammala per esempio se ha tosse o raffreddore la situazione precipita notevolmente. Siamo stanchi morti e anche lui! C’è speranza che questo stomaco si fermi. Io comincio a pensare che non si fermerà! Grazie mi dia un opinione

Karen

Ti avranno sicuramente spiegato che lo pseudovolvolo consiste in una particolare tendenza dello stomaco (nel caso del tuo bimbo il problema è allo stomaco ma potrebbe verificarsi in altre parti del tratto gastro intestinale) a ruotare su sé stesso, in alcuni casi nel senso della sua lunghezza, cioè del suo asse longitudinale, in altri casi nel senso del suo asse più corto, cioè nel senso della larghezza. Questa contorsione, che si verifica di solito nel momento dei movimenti peristaltici che permettono allo stomaco di svuotare il suo contenuto nel duodeno, cioè nelle fasi iniziali della digestione, produce quasi inevitabilmente il reflusso di parte del contenuto gastrico nell’esofago provocando la classica sintomatologia del reflusso gastro esofageo, ma può anche dar luogo a abnormi distensioni di parte dello stomaco il cui contenuto viene intrappolato nel volvolo e anche in questo caso la sintomatologia dolorosa è inevitabile. Non esiste una terapia risolutiva per questo fastidioso problema se non quella classica del reflusso o, al limite, un antispastico. Però la crescita può migliorare di molto la situazione e anche risolverla in quanto, per tutti gli anni di sviluppo somatico del bambino l’accrescimento scheletrico nel suo complesso è più veloce dell’aumento di volume dei visceri, pertanto, con il passare degli anni – purtroppo si parla di anni più che di mesi – tutti i visceri del corpo, come dire? si sistemeranno meglio al suo interno e “staranno più larghi” e meno ammassati tra loro. I miglioramenti significativi, di solito, si osservano durante gli scatti di crescita, cioè dal terzo anno in poi, poi attorno al sesto, settimo anno, poi nel periodo che precede di poco la pubertà. Bisogna, però, ricordare che la tendenza al pseudovolvolo si ha più facilmente nei soggetti che hanno una forma dello stomaco particolarmente allungata: pertanto è possibile anche che il bimbo possa avere, anche in futuro, una digestione un po’ lenta. Non è detto, comunque, che questo succeda sempre. Il mio consiglio è di continuare la terapia che ti è stata data, di dare al bimbo pasti più frequenti e poco abbondanti per non dilatare lo stomaco, evitando, ovviamente, tutte le bevande gasate, anche in futuro e tutti i cibi che vengono digeriti con lentezza come quelli che contengono grassi di origine animale. Stress fisici e psicologici e malattie infettive possono senz’altro riacutizzare i sintomi, peggiorare una gastrite o un reflusso, quindi, è bene riprendere la terapia quando il bambino si ammala. Ma per il futuro, ripeto, puoi stare tranquilla.

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