Gentile Dottoressa,
le scrivo per avere un parere riguardo la tosse di mia figlia Marta che ha due anni e quattro mesi.
Circa un mese fa, ha iniziato a essere disturbata, soprattutto di notte, da una tosse insistente e fastidiosa. Dopo averla visitata, il pediatra le ha diagnosticato una laringo tracheite e le ha prescritto Amoxicillina e Bentelan.
La tosse è migliorata sensibilmente (senza però mai sparire del tutto) finché Marta ha assunto il Bentelan. Poi è ricominciata con l’aggiunta di uno spasmo che la portava, durante ogni accesso, ad andare in apnea. Giacché nel frattempo si erano intensificati sintomi quali il bruciore agli occhi, che Marta strofinava continuamente, e il "pizzicore" al naso, che diventava rosso a furia di essere anch’esso strofinato, il pediatra, dopo aver escluso la presenza di "fischi" e aver constatato la regolarità del respiro, le ha prescritto il Tinset ad oltranza.
Con il Tinset i sintomi agli occhi e al naso sono quasi del tutto scomparsi e la tosse è migliorata sensibilmente. Ora ha due o tre "accessi" al giorno ma senza alcuno spasmo.
La mia domanda è la seguente: è possibile che Marta debba continuare a prendere il Tinset e che non si possa in qualche modo debellare questa tosse che – a questo punto – si presuppone allergica?
E poi: quali indagini è possibile fare per poter avere delle certezze sulla causa di questo sintomo che ormai da un mese perdura?
Grazie infinite
Mariavittoria
Visto che la bimba non ha veri e propri accessi asmatici e non ha ancora compiuto tre anni, io aspetterei alcuni mesi prima di decidere per le prove allergiche.
Nel frattempo dovresti cercare di capire cosa potrebbe provocarle i sintomi che mi descrivi: animali domestici, inclusi uccellini, fumo passivo perché qualcuno fuma in casa, polveri domestiche, materasso e/o cuscino di lana o piume, piumone di piume o coperta di lana, pollini ambientali perché vi sono varie piante attorno a casa, parietaria, graminacee, olivi, ecc., molti giochi di peluche o moquette o tappeti o lunghi tendaggi che sono ricettacoli di polvere, un animaletto di peluche che la bimba vuole con se a letto per addormentarsi e tutto quello che rischia di scatenare allergie, inclusa la famigliarità allergica e il fatto che, magari, da piccola, ha sofferto di dermatite atopica.
La pulizia della casa va fatta in modo ipoallergenico usando sempre aspirapolvere con serbatoio ad acqua, straccio umido tutti i giorni sui pavimenti, tendaggi possibilmente corti lavabili molto frequentemente, almeno nella stanza dove dorme la bimba e tutti gli altri accorgimenti che possono in qualche modo prevenire la formazione di muffe domestiche e l’accumulo degli acari nei vari angoli della casa e nel materasso.
Detto ciò, il Tinset o farmaci simili, in questa fase di attesa e di osservazione dell’evoluzione della sintomatologia, se efficace, si può dare nei momenti di acutizzazione dei sintomi e nell’attesa che, cambiando la stagione, cessino, eventualmente, anche certi pollini ai quali potrebbe essersi sensibilizzata.
Dopo Natale si potrebbe nuovamente prendere in considerazione il problema, ma anche prima se i sintomi dovessero continuare o essere troppo frequenti. A questo punto un allergologo pediatra saprà prescrivere prist, rast e test cutanei vari ma, ripeto, meglio aspettare il compimento del terzo anno che è una età importante per il cambiamento della sintomatologia, sia in meglio che, raramente, in peggio.
Un caro saluto,
Daniela