Buongiorno,
ho un bambino di 4 anni con tosse persistente da 5 mesi.
Premettendo che, e’ un soggetto broncospasmatico recidivante, ho provato mucolitici, broncovaleas(nei momenti di crisi), e 1 settimana fa ho fatto una cura antibiotica per 6 gg,ma senza risultati.
La tosse gli provoca anche vomito e malessere generale. Le analisi del sangue tipo Ves Micoplasma, Tampone faringeo , ma tutto negativo.
A questo punto come mi devo comportare?
Da Novembre prende il Biomunil, a proposito di questo, nel mese di febbraio avrei dovuto darlo il giorno 2, ma l’ ho dimenticato, come posso recuperare la copertura?
Se il bimbo, nell’arco della sua vita, ha presentato altri sintomi riferibili ad una costituzione allergica come eczema atopico, allergia alle proteine del latte vaccino, crisi di broncospasmo non attribuibili ad infezioni delle vie respiratoire, rinite o congiuntivite allergica ecc, se in famiglia vi sono altri casi di soggetti con allergia. e se la tosse è secca e a prevalenza notturna, sarebbe bene indagare nella direzione dell’allergia praticando analisi del sangue, prist, rast, IgE ecc. Se non vi è anamnesi positiva per allergia, sarebbe bene accertarsi che i polmoni siano liberi e non vi siano focolai infettivi o malformazioni dell’albero bronchiale, e via discorrendo praticando una radiografia del torace in due proiezioni.
Naturalmente in famiglia il bimbo non deve respirare fumo passivo che potrebbe essere una delle cause di irritazione cronica bronchiale. Oltre alla infezione da mycoplasma, che è stata esclusa, anche una infezione da clamydia potrebbe dare una tosse insistente anche non accompagnata da febbre così come la presenza nei polmoni di alcuni funghi particolari potrebbe scatenare una tosse allergica. Se il bambino avesse avuto, alla nascita, problemi con l’evacuazione del meconio, se fosse cresciuto poco e avesse presentato infezioni bronchiali ricorrenti molto precocemente, si potrebbe pensare di attuare un test del sudore per escludere la mucoviscidosi. In alcuni casi, anche se il bambino è stato regolarmente vaccinato contro la pertosse, questa malattia si può contrarre comunque, magari in forma lieve e manifestarsi con una tosse persistente per alcune settimane. Potrebbe anche venire in mente la sindrome da ipereccitabilità dei recettori della tosse e infine quello che è stato già diagnosticato dal tuo pediatra, cioè una iperreattività bronchiale con sintomatologia eclatante scatenata da ogni minima, banale infezione alle alte vie respiratorie che fa sembrare il bambino costantemente malato di qualcosa di più importante di quanto effettivamente non sia.
Pertanto, prima di decidere come comportarsi, io approfondirei le indagini sul bimbo, lo allontanerei per una o due settimane dalla scuola materna, farei una accurata bonifica ambientale in casa qualora il piccolo risultasse allergico ad acari o polvere di casa o semplicemente a qualche allergene presente nella sua stanza – materasso in lana o in crine, piumone di piume, troppi peluches in camera, moquette o tappeti, cuscini di lana o piume, pelo o forfora di animali domestici ecc.- , se possibile proverei a farlgi cambiare aria e ambiente portandolo, magari, in montagna in mezzo alla neve che copre ogni cosa e rende l’aria priva di allergeni e starei a vedere cosa succede.
Per quanto riguarda il biomunil: non ti preoccupare se ti sei dimenticata l’inizio di un ciclo: se necessario puoi sempre cominciare ora anche se in ritardo, ma bisogna essere certi che valga la pena proseguire con questo vaccino, visto che in alcuni casi potrebbe esso stesso essere responsabile dello scatenamento della tosse se il bimbo avesse una costituzione allergica.
Un caro saluto, Daniela