Gentile dottoressa,
sono una ragazza di 28 anni, le scrivo per avere un consiglio circa una situazione familiare drammatica e allarmante.
Dunque mio padre vive solo dopo una convivenza, e ha iniziato a manifestare degli strani comportamenti.
Premetto che è sempre stato dipendente dall’alcool, e ultimamente dopo l’abbandono della sua compagna prendeva dei sonniferi.
Proprio da quel momento ha iniziato a raccontare che questa donna si intrufolava in casa sua agli orari piu strani per consumare atti sessuali e per lasciare traccia del suo passaggio, trovando sui mobili capelli o altro di suo.
Noi figli sappiamo benisimo che questa persona non compie queste azioni, non si trova nemmeno nello stesso paese.
Noi lo rimproveriamo perchè è davvero una esagerazione, visto anche che insinua negli altri miei fratelli vicini alla sua abitazione, che lei entri anche in casa loro.
Si figuri che certe notti va a dormire in macchina in posti impensabili, sotto i ponti o lontano dal paese .
Non vuole farsi curare, e il medico di famiglia ha gettato la spugna.
Di che cosa si tratta?
Non so se tutti questi problemi derivano dal fatto che abbia avuto un infanzia difficile, una vita di miseria, la morte della nostra mamma giovanissima, alcool, e questo rapporto morboso con una donna che gli ha fatto del male moralmente ed economicamente.
Ho bisogno di un consiglio, perchè il pensiero che possa diventare un pericolo per se e gli altri mi ha tolto la tranquillità.
Cordiali Saluti
Nadia
Gentile Nadia,
ho avuto in terapia altre persone di mezza età con problemi analoghi a questo.
Di solito, queste forme di disturbo sono spia di un grande disagio e un profondo senso di solitudine, che spinge a crearsi convinzioni relative a presunte intrusioni da aprte di figure periferiche o lontane. Tra l’altro, questi sintomi possono dipendere sia dall’alcol (ma dovrebbe trattarsi di un vero e proprio abuso) sia da un deperimento organico (va sempre sempre fastta una visita neurologica per scongiurare la presenza di masse o di aree infartuate nel cervello).
Questa situazione è pericolosa perchè può gettare suo padre in una forma depressiva di grande prostrazione, e quindi ovviamente va curata.
Per convincerlo NON bisogna smontare questa struttura delirante, MAI, ma anzi cercare un modo per il quale lui si senta a suo agio e si senta libero di raccontare le sue paure e le sue ansie.
Inoltre, per convincerlo a farsi seguire, potreste fare leva su sintomi accessori (tipo dormire male, mangiare poco, essere distratto), senza troppo enfatizzare il problema psichico (in questi casi el persone sono molto preoccupate che qualcosa non vada bene nella loro testa, e dunque tendono a rifuggire le visiste specialistiche).
Il medico di base non può nè deve gettare la spugna, perchè certo voi parenti da soli non riuscite a ridimensionare il delirio del papà.
Quindi, riprendete la spugna e insieme cercate un medico specialista che possa ascoltare dubbi e perplessità e aiutare il vostro papà a stare meglio.
In bocca al lupo!
Claudia