Autostima

Gentilissima dottoressa,
volevo chiederle un parere riguardo a mio figlio di 4 anni e mezzo.
Premetto che verso aprile  avevo già scritto alla vostra educatrice e dopo aver messo in pratica i suoi preziosi consigli le cose sono decisamente migliorate. Brevemente le riassumo il problema: mio figlio ha di per sé un carattere timido e in seguito a cambiamenti (nascita del fratellino, trasloco in un’altra città e inserimento in una nuova scuola) la sua timidezza si era trasformata in introversione nei confronti di chi non conosceva sia adulti che coetanei, la scuola poi aveva peggiorato le cose per la scarsa disponibilità da parte delle maestre a farlo partecipare alla vita scolastica. Abbiamo ora cambiato scuola e le cose sono migliorate, resta però il fatto che spesso, come già dettomi dalle nuove maestre, il bambino si distrae facilmente, è raro che prenda l’iniziativa nei giochi, spesso ha difficoltà a manipolare.
Secondo le maestre si tratta di un  bambino pigro che va continuamente stimolato per attirare la sua attenzione, ma io temo che si tratti di scarsa autostima perchè spesso, quando gli chiedo di fare qualcosa mi dice "non la so fare" e scoppia a piangere, espressione che tra l’altro non usiamo in famiglia oltre al fatto che lo abbiamo sempre incoraggiato.
Scusi se mi sono dilungata, se le servono altre info più specifiche sarei contenta di fornirgliele.
Grazie
Anastasia

Mi scuso per il ritardo, che potrebbe tuttavia essere a nostro favore, visto il periodo di osservazione nella nuova situazione scolastica.
Una premessa: un bimbo così piccino in 4 anni ha suo malgrado subito molti cambiamenti, ed adattarsi richiede sempre un po’ di tempo e molte risorse (non tutti reagiscono allo stesso modo e non tutti nello stesso tempo).
Per cambiamenti intendo sia il trasloco, che ovviamente la nascita della sorella, ma anche l’ultimo cambio di scuola…molte pressioni, ed alcuni bambini ne risentono più di altri, senza soffire di alcun disturbo ma semplicemente con un tempo maggiore di adattamento, nel quale sono preziosi i rinforzi positivi che vengono dalla famiglia e dalla scuola.
Le chiederei se questo bambino guarda i cartoni animati, cosa gli piace e soprattutto come gioca (da solo, non necessariamente con gli altri bimbi).
Inoltre, visto che è passato del tempo nella nuova scuola, le chiederei anche come sono andati gli ultimi periodi (se ad esempio c’è stata la festa di Natale all’asilo, quanto ha partecipato, ha socializzato un po’, ha attività preferite che ama fare?).
Non penso che si tratti di pigrizia (concetto un po’ qualunquista) piuttosto credo che suo figlio sia cauto, e si accerti di essere sicuro prima di fare le cose e lanciarsi. In questo caso, a mio avviso, potremmo prendere in considerazione per l’anno venturo un sport come il judo, in una scuola con maestri pedagogicamente formati: potrebbe aiutarlo a rinforzare la stima in sè e a collaborare con gli altri con più slancio.
Per finire, suggerisco di ritagliarvi 10 minuti tutti per voi ogni sera, per fare qualcosa insieme, disegnare o colorare. Lei potrebbe ritagliare delle sagome (esistono libri appositi in commmercio o potrebbe ancora meglio disegnare lei come le viene rinforzando il concetto che ci si può divertire se ci si crede davvero) e chiedere a lui di colorarle, per fare la vostra "arca di Noè" o il vostro zoo…insomma, qualcosa tutto vostro, da ammirare insieme.
Un saluto,
Claudia
 

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