Buongiorno,
ho una bimba di 2 anni e 8 mesi e da settembre va all’asilo.
Prima era stata con la babysitter e durante l’estate tre mesi con me (avevo preso congedo parentale). Da quando va all’asilo è regredita su tutti i fronti, pannolino, sonno, attaccamento verso me. Al momento in cui va all’asilo ancora fa dei pianti terribili e tutto il giorno anche quando esce dall’asilo è ossessionata dalla paura che l’abbamdoni o che la riporti all’asilo.
Da quando si sveglia a quando va a dormire ha l’incubo dell’asilo ed è morbosamente attaccata a me. La struttura e la maestra dell’asilo sono buone, tranne l’inserimento che è stato fatto in modo molto duro. Non riesco più a lasciarla neanche mezz’ora ai nonni e la nostra vita è davvero faticosa. Tutte le notti torna nel lettone e noi l’assecondiamo e rassicuriamo.
Ma come dobbiamo comportarci?
Lasciarla comunque anche ai nonni una tantum, nonostante non voglia o assecondarla ancora?
Grazie mille del prezioso consiglio che mi darà
Giada
Gentile signora,
ci sono bambini che continuano a piangere per tutta la durata della scuola materna, e nella mia esperienza incaponirsi e ostinarsi a farli frequentare tutti i giorni e con l’orario completo non ha mai sortito grandi e positivi cambiamenti.
Penso che vista la "sofferenza" portata dalla sua bambina (di sofferenza si tratta, giacchè è regredita ovunque e non riesce a staccarsi da lei), sarebbe il caso di ricominciare da capo.
Nel senso che potreste concordare tempi più brevi di permanenza all’asilo e altrettanti tempi di permanenza dai nonni, in modo regolare e il più disciplinato e leale possibile, e sempre rispettoso di questo disagio.
Magari ci vorrà più tempo, ma si otterrà un risultato vero, e non una finta calma dettata dall’arrendersi e dall’impotenza. E’ ovvio che alla fine la bambina all’asilo ci va, se ce la portate, e magari ci sta anche, ma quello che conta davvero è che lei possa adattarsi alla nuova situazione con i suoi tempi e con le vostre necessità, stabilendo con voi il ritmo più giusto per tutti.
Non è un gioco di forza tra di voi, e non dovete imporre nulla che non sia il buon senso.
Un saluto
ci sono bambini che continuano a piangere per tutta la durata della scuola materna, e nella mia esperienza incaponirsi e ostinarsi a farli frequentare tutti i giorni e con l’orario completo non ha mai sortito grandi e positivi cambiamenti.
Penso che vista la "sofferenza" portata dalla sua bambina (di sofferenza si tratta, giacchè è regredita ovunque e non riesce a staccarsi da lei), sarebbe il caso di ricominciare da capo.
Nel senso che potreste concordare tempi più brevi di permanenza all’asilo e altrettanti tempi di permanenza dai nonni, in modo regolare e il più disciplinato e leale possibile, e sempre rispettoso di questo disagio.
Magari ci vorrà più tempo, ma si otterrà un risultato vero, e non una finta calma dettata dall’arrendersi e dall’impotenza. E’ ovvio che alla fine la bambina all’asilo ci va, se ce la portate, e magari ci sta anche, ma quello che conta davvero è che lei possa adattarsi alla nuova situazione con i suoi tempi e con le vostre necessità, stabilendo con voi il ritmo più giusto per tutti.
Non è un gioco di forza tra di voi, e non dovete imporre nulla che non sia il buon senso.
Un saluto