Equilibrio familiare

Gentile dottoressa,

quello di cui ho bisogno è un consiglio, autorevole e professionale per il benessere della mia piccola bambina di quattro mesi… e dei suoi genitori.

Io sono pugliese, vivo però a Roma da diversi anni, ed ho sposato un romano che vive a trecento metri dai suoi genitori, ho sempre avuto un rapporto positivo con i suoceri, basato sul reciproco rispetto e dialogo.

Io sono una persona autocritica, educata (credo nel migliore dei modi) e rispettosa, non amo le litigate furiose, ad esse preferisco sempre e comunque un buon dialogo chiarificatore; i miei amici sono persone dolci, ragionevoli, detesto le persone aggressive perché di fronte all’aggressività divento remissiva, somatizzo il malessere per non riuscire a rispondere "con la stessa medaglia", e a lungo andare il rapporto con persone aggressive, invadenti e poco rispettose si traduce con un troncamento di netto con mio profondo sollievo. Ho quindi imparato a stare alla larga da questa tipologia di persone, piuttosto che lavorare su di me per impormi, a mia volta, ma con alcune persone il dialogo diventa difficoltoso perché si ha l’impressione di parlare due lingue diverse, di scontrarsi contro un muro, la fatica è talmente tanta e malripagata che ho sempre preferito mollare…

Purtroppo dopo la nascita della mia bambina le persone tanto ragionevoli dei miei suoceri sono diventate, conseguentemente all’arrivo del nuovo componente familiare, le persone che tanto detesto: arroganti, invadenti, aggressive e molto poco rispettose.

Alcuni esempi:
1. ho avuto una gravidanza difficile, piena di complicazioni cliniche, durante le visite ospedaliere mia suocera c’era sempre, entrava di prepotenza con me nella stanza dei medici e chiedeva spiegazioni ai medici, un po’ come si fa con i figli piccoli, peccato che a me disturbava ed imbarazzava, puntualmente lo facevo notare, puntualmente alla visita successiva si ripresentava e si scusava sempre dicendo che lo faceva perché mi voleva bene "non lo metto in dubbio" le rispondevo "ma sai, è questione di carattere, io sono piuttosto riservata"… buco nell’acqua…
2. durante il parto cesareo mia suocera si è fatta prestare il camice da una sua ex collega (aveva lavorato nel reparto) ed è entrata per assistere, senza chiedermi prima se avevo piacere di averla lì con me, peccato che io, non solo non avevo piacere di avere nessun familiare con me che alimentasse ulteriormente l’ansia del momento, ma la sua presenza si è rivelata un disturbo al buon esito dell’operazione, perché mancava di professionalità richiesta….
3. una volta a casa si presentava senza preavviso, per diversi minuti e poi andava via bella allegra così come era entrata, ma
– se dormivo approfittando della nanna della bimba diceva che le dispiaceva ma non mancava di rifarlo;
– se allattavo e ci mettevo un po’ ad aprire la porta, indignata mi rispondeva: "ce l’hai fatta ad aprire finalmente, stavo per andarmene via!", e la mia risposta era: "non avresti fatto male, sai?, perché stavo allattando";
– se la bambina dormiva la svegliava perché "la nonna era venuta a giocare con lei e non a vederla dormire", con solletico sotto i piedini o scrollamenti o scoprendola all’improvviso, ed alle mie proteste la sua risposta era: "sei come Ivana", una donna che per tutta la famiglia è una pazza… la nonna andava via io dovevo gestire l’immancabile ed inevitabile irrequietezza della bambina…

Ne ho parlato con mio marito ed abbiamo detto basta, chiamati i suoceri abbiamo chiesto se potevano evitare di fare improvvisate, almeno per qualche giorno, perché ne avevamo bisogno per recuperare tranquillità.

Si sono offesi.

Non mi andava di rovinare il rapporto, per il bene di mio marito ma soprattutto della piccola, ho chiarito più volte la mia posizione, abbiamo ottenuto che le visite adesso sono annunciate, ma i comportamenti, che sembravano moderati, sono tornati ad essere di invadenza, poco rispetto, critica a tutti i costi e a prescindere… l’ultimo episodio è:
– "possiamo passare a trovarvi?", rispondo "la piccola dorme, ma se volete io sono qui e vi aspetto"… arrivati, mia suocera non si libera nemmeno del giaccone, va in camera di mia figlia, la scopre e comincia a parlarle nell’orecchio per farla svegliare… non si sveglia e lei esce dalla stanza riprovando più e più volte nonostante le dicessi che se dorme non è il caso… mi chiede se ho iniziato lo svezzamento, le dico che la pediatra ci ha consigliato l’inserimento della pera, lei dice che sono come l’Ivana (vedi sopra), che ascolta sempre i pediatri, perché tutti inziano con la mela e non si inzia con la pera… e poi: ma quando la portate dai nonni? La risposta li avrebbe offesi, perciò non ho risposto, ho solo detto che lo faremo, prima o poi….

Come posso comportarmi? Quali strade posso tentare, ripeto, per preservare l’equilibrio familiare e per il benessere della mia piccola (ovviamente anche mio, non nascondo che riesco a sopportarli solo a piccole dosi….).

Grazie mille per tutti i preziosi consigli vorrà darmi.

Una buona serata

Cara Nunzia,

comprendo benissimo la difficoltà in cui si trova, diventare mamma, ricreare il rapporto di coppia e gestire i suoceri non è molto facile. Da quello che mi racconta il suo problema è una questione di riuscire a mettere dei confini, probabilmente ha sempre permesso a queste persone di invaderla prima della gravidanza, durante e anche adesso, parlare non basta, c’è bisogno anche di azioni, se lei e suo marito avete concordato la regola di farvi avvisare dai nonni prima di venirvi a trovare, se sua suocera telefona e lei le dice che la bimba dorme, gentilmente la deve invitare a venire a casa sua nell’orario da lei indicato. Per fare ciò ed evitare litigi è opportuno che sia suo marito a parlare con i propri genitori, lui sa quali termini e modalità utilizzare per far arrivare il messaggio nel modo migliore.

In bocca al lupo

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