L’ultimo anno ho passato momenti stressanti sul piano fisico e psicologico, e a partire da fine agosto mi sono iniziati sintomi come di ansia o attacchi di panico.
Preciso che ho traslocato a marzo e l’ho fatto da sola solo con l’aiuto di un mio cugino per il trasloco pesante.
Spiego cosa mi capita: mi sveglio la mattina e mi sento già in tachicardia, mi alzo e dopo un po’ respiro con il torace e mi pare che mi manca l’aria (non ho l’asma). Io in genere sono sempre stata abituata a fare le cose di fretta, in corsa, ma adesso se faccio le cose veloci mi sento come se stessi sulle uova, con la testa vuota come che gira e devo fermarmi. Poi mi viene la paura che mi gira la testa e vado come in iperventilazione e poi gira sul serio. Mi sono svegliata una notte con la tachicardia e per 2 ore non passava. Poi ho preso la valeriana ed è passata pian piano.
La mattina prendo l’auto e quando vado al lavoro mi sento la testa come sottosopra. Davanti al pc se leggo velocemente mi sento gli occhi che si muovono e mi da fastidio. Inoltre a casa è come se fossi sempre in ansia, devo sempre fare qualcosa, non riesco a fermarmi se non la sera tardi davanti alla tv. Non riesco a non pulire, anche se potrei benissimo farlo in un secondo tempo devo avere tutto sempre pulito…è come se non avessi terra ferma. Mi hanno diagnosticato l’allergia agli acari a giugno e so che devo tenere sempre pulito. Calcolate che lo scorso anno ho avuto 6 sinusiti, una dietro l’altra (causate dall’allergia agli acari non diagnosticata?) curate con altrettanti cicli di antibiotico. Sul lavoro mi hanno fatto pressioni perché ero spesso assente, ho un figlio di 6 anni che ha iniziato a settembre la scuola elementare e mia mamma che mi aiutava ora è stanca e non può più darmi una mano. Inoltre ho scoperto di essere intollerante al lattosio e ho dovuto cambiare dieta (ora va meglio con l’intestino per fortuna)…. ma forse tutte queste cose mi hanno indebolita e ora mi esce lo stress è possibile ? Non potrei avere un esaurimento fisico?
Ho paura a dirlo al medico perché non posso stare a casa in malattia ho paura che poi mi licenziano e lavoro a tempo pieno.
Però molte volte sento di aver bisogno di una pausa però non posso prendermela, e sono gelosa delle altre mie amiche mamme che sono mantenute a casa dal marito e dicono che loro non riuscirebbero più a lavorare a tempo pieno…. nemmeno io ce la faccio ma sono obbligata.
Che fare ? passa da solo ? Ora prendo gocce di valeriana e rescue e sto provando anche un rimedio con l’iperico che sembra sia efficace contro le depressioni.
Non voglio psicofarmaci classici sono contraria per via degli effetti collaterali (e ce ne sono tanti).
Premesso che è possibile fare diagnosi solo attraverso il contatto diretto con il paziente (e non attraverso web o mail o simili), come anche il nostro ordine professionale molto seriamente sancisce (a protezione dei pazienti stessi, oltre che con lo scopo di regolare la nostra professione), cercherò di contribuire con alcune informazioni e considerazioni.
L’ansia è un’esperienza comune a tutti gli individui, in modo maggiore o minore. E’ una risorsa che ha la funzione di proteggere da possibili minacce esterne.
Poi ci sono delle persone che hanno il sistema di difesa dell’ansia molto pronunciato, cosicchè si trovano a vivere la maggior parte delle esperienze in modo preoccupato, agitato, inquieto, ansioso appunto.
L’ansia può manifestarsi attraverso tre gruppi di sintomi: disturbi somatici, psichici e comportamentali.
I disturbi somatici possono interessare i più vari distretti corporei, avendo ognuno una base neurovegetativa, e possono anche arrivare a compromettere le abilità dell’individuo.
I disturbi psichici possono essere vari. Evidenzierei qui la sensazione di sentirsi “come se” si fosse davanti ad un pericolo imminente; i sintomi fobici (terrore immotivato per qualcosa); i deficit prestazionali (una notevole riduzione delle capacità di rendimento, impossibilità di applicarsi per lungo tempo, difficoltà con la memoria; senso di fatica…)
I disturbi comportamentali: l’irrequietezza motoria, l’irritabilità. Anche disturbi del sonno e dell’alimentazione.
Il disturbo da attacchi di panico rientra nella sfera dei disturbi d’ansia, insieme ad altri.
La depressione (volendo semplificare e di molto) è una patologia dell’UMORE, che vede un abbassamento dell’umore stesso e dell’interesse per vari aspetti della vita (lavoro, attività, interessi precedentemente presenti). Anche qui le depressioni non sono tutte uguali e in alcuni casi possono caratterizzate dalla compresenza di un umore persistentemente ed eccessivamente elevato, unito ad altre sintomatologie. “Alti” e “bassi” significativi.
Cerco di essere sintetica perché la cosa è molto molto complessa, difficilmente esauribile qui, e perché vorrei lasciare spazio a qualche considerazione.
Lei dice di sentirsi “esaurita”, fisicamente e psicologicamente.
Abbiamo visto come un disturbo può manifestarsi su molti piani: psichico, somatico e comportamentale…
Quello che lei sta vivendo, i suoi sintomi secondo me non vanno sottovalutati, non solo perché mi sembrano significativi, ma anche perché lei si merita una vita serena. E’ vero che la vita di oggi comporta spesso ritmi così frenetici ma diffusi nella maggior parte delle persone che non si capisce più se è giusto tollerarli o meno. Però deve essere possibile trovare un equilibrio. Per lei e per il suo bambino.
Allora se lei vede che non riesce da sola a intervenire in modo significativo, penso che sia importante potersi permettere di chiedere aiuto a qualcuno:
– nella sua vita (non so qual è la sua “rete” oltre alla sua mamma, quale e quanto sostegno psicologico e fisico possano offrirle le persone vicine a lei)
– ad uno specialista, in questo caso uno psicoterapeuta, che possa aiutarla a uscire fuori da questa situazione.
Spero di esserle stata utile…