Gentile Dottore,
vorrei una spiegazione più semplice riguardo l’esito della mammografia effettuata da mia madre.
“C.M: abbondante ed irregolare; Familiarità per K mammario. Mammelle “dense” per la prevalenza della componente ghiandolo stromale che si dispone a formare addensamenti di tipo micro e parvinodulari. Non lesioni eteroformative né microcalcificazioni sospette, in atto. Lungo i prolungamenti ascellari si visualizzano linfonodi subcentimetrici; a sinistra odi circa 15mm, con il carattere della aspecificità. Regolarità dei profili cutanei, areole e capezzoli. In relazione alla elevata opacità ed alla componente strutturale dei corpi mammari l’indagine merita integrazione diagnostica con esame ecografico.”
La ringrazio in anticipo
Gentile Signora,
il referto descrive delle mammelle in cui risulta ben rappresentata la componente ghiandolare (ghiandola vera e propria) a scapito di quella adiposa (grasso mammario).
La prevalenza di struttura ghiandolare sul grasso rende la mammella “densa” alla mammografia nel senso che lascia passare poco i raggi e ciò esita in una mammografia non chiaramente leggibile. Questo pertanto determina l’esigenza di integrare l’esame mammografico con l’ecografia mammaria che consente di indagare la dove la mammo risulta poco chiara.
Nessun problema infine per i linfonodi ascellari.
Distinti saluti
Gianni Alaadik