Ho scoperto che mia figlia è bisessuale e non so cosa fare

figlia bisessualeScoprire che il proprio figlio è gay o bisex può essere un duro colpo. Ed è quello che è successo ad una mia cara amica che me lo ha confessato qualche giorno fa. Ma qualche anno prima ci sono passata anche io, e, sebbene io non mi ritenga affatto una madre perfetta, grazie a mia figlia ritengo di essere cresciuta e maturata come essere umano.

Mia figlia mi ha confessato di essere bisessuale quando aveva appena 16 anni.

Non riuscivo a crederle – principalmente perché sono una mamma, e avevo le tipiche fantasie da mamma sulla mia piccola principessa che sarebbe cresciuta ed avrebbe sposato il principe azzurro, per vivere felice e contenta per sempre in una bella casa con tanti bambini. Ripensandoci, penso di aver capito in qualche modo che se avesse realizzato queste mie fantasie, avrebbe in definitiva confermato che ero stata un buon genitore. Alla fine riguardava me, e non avevo mai visto la cosa da questa prospettiva.

Pensavo fosse una “fase”.

Ho pensato che stesse cercando di adattarsi al gruppo di ragazze con cui usciva, o forse voleva solo sperimentare. Ho pianto, mi sono preoccupata e mi sono irritata… L’ho raccontato a suo padre, e lui ha alzato gli occhi e ha detto “le passerà”.

Però, non ho mai smesso di relazionarmi serenamente con la mia principessa. Abbiamo continuato a parlare, ridere, pranzare insieme e fare shopping. Ho continuato ad essere sua madre, assicurandomi che facesse i compiti e tenesse ordinata la sua camera.

Oggi mia figlia ha 28 anni ed è fidanzata con una transgender nata biologicamente di sesso maschile, ma che preferisce essere chiamata Viola.

Viola e mia figlia stanno insieme da quasi dieci anni, ormai. Mia figlia si è laureata in infermieristica l’anno scorso con una doppia specializzazione, e Viola si laureerà l’anno prossimo. Viola è mia amica, e fa parte ormai della mia famiglia come se fosse mia figlia biologica.

Sono stata sposata per 35 anni, dei quali la metà separata. Ho un altro figlio che è stato sposato per 2 anni. Questo mio figlio soffre di dipendenza, problemi di salute mentale ed economici. Ha un matrimonio difficile e instabile e due bambini dolci, ma problematici.

Mia figlia e la sua fidanzata sono due delle persone più felici che io abbia mai visto e la loro relazione è più forte e più sana della mia, o di quella di mio figlio. Guardarle mentre risolvono i loro problemi insieme è di ispirazione. Constatare il loro successo accademico e la loro carriera in fiore mi hanno riempito il cuore di gratitudine. Magari avranno figli e io avrò più nipoti da amare.

Non ho mai più chiesto a mia figlia del suo orientamento sessuale dopo quel lontano giorno in cui rimasi scioccata. E non ha mai avuto importanza.

Alla fine, mia figlia sposerà la sua principessa – che è un’infermiera, non un dottore – ma hanno successo, felicità e soddisfazione. Hanno gatti. Condividono un profondo impegno e un amore duraturo. Ho uno stretto rapporto con entrambe e loro sono autosufficienti e serene.

Il che è una buona cosa, perché devo trascorrere la maggior parte del mio tempo e delle mie energie “spegnendo i fuochi” e liberando il suo eterosessuale fratello dal caos che si è creato da solo, prendendomi cura dei suoi figli e mettendo un tetto sopra le loro teste.

Ho imparato molto sulla vita guardando i miei figli crescere e definire chi sono come persone. Ho imparato molto su ciò che conta e cosa no. La mia resistenza ad accettare la sessualità di mia figlia nasceva dai miei pregiudizi precostituiti. Dalle mie miopi fantasie su ciò che volevo diventassero i miei figli e ciò che credevo li avrebbe resi felici.

Alla fine, la sua sessualità non ha assolutamente fatto la differenza. Mio figlio, eterosessuale, ha avuto le migliori opportunità al mondo per realizzarsi come persona e come marito e padre e non l’ha fatto.

I genitori amano i loro figli; noi diciamo e facciamo ciò che crediamo li guiderà verso la felicità, e facciamo queste scelte sulla base dei nostri valori e convinzioni – che, a quanto pare, sono probabilmente errati.

La cosa più difficile che dobbiamo fare, come genitori, è lasciare andare i nostri figli.

Non solo è saggio, è necessario. I nostri figli non sono mai stati concepiti per essere plasmati a nostra immagine e somiglianza. Noi siamo i loro insegnanti e le loro guide fino a quando non saranno in grado di fare a modo loro.

E prenderanno la loro strada.

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