L’oggetto transizionale che son io…

 
Image Vi sentite mai un oggetto transizionale?
Da che mondo è mondo i bambini utilizzano un oggetto transizionale come surrogato della madre durante la sua assenza, si consolano ciucciando un fazzoletto di seta, abbracciando un peluche, affezionandosi all’orsetto di pezza che svendono all’IKEA.
A casa nostra non succede così.
Per Jacopo niente surrogati, lui è uno stoico, preciso, conformista, realista: o la mamma o nulla, al massimo ha utilizzato la nonna o il papà per le coccole ma li ha sempre (mai dichiaratamente, ma io lo so) ritenute di "serie B", ché la mamma è la mamma.
Ma che soddisfazione, io insurrogabile, io "madre divina".
Poi è arrivata la mia principessa, spirito libero coi codini al vento: distribuisce coccole per caramelle, a chiunque le prometta un giro di giostra lei ricambia con amore eterno, e stanotte ha raggiunto l’apoteosi dell’"ingratitudine".
Si sveglia urlando nel suo lettino (perché naturalmente lei e grande e necessita di dormire da sola):
"Mammmmmmmmmmmmmaaaaaaaaaaa"
"Sono qui tesoro, vieni nel lettone a coccolare un po’. "
"Nooooooooo, voglio l’altalenaaaaaaaaaaaa."
"Ma c’è la mamma qui, domani vai sull’altalena."
(nel frattempo la prelevo e me la metto accanto)
"Ma io non voglio dormire con te, voglio dormire con l’altalena."
"E che fai dormi in giardino?"
"No, metti l’altalena nel lettino!!!! Che l’abbraccio!"
"Maddalena, l’altalena è fredda, sporca, bagnata, non posso metterla nel lettino, facciamo così: chiudi gli occhietti, io ti dondolo e tu pensi di essere sull’altalena."
Dopo qualche reticenza accetta, chiude gli occhi, io canticchio e dondolo e lei sta per addormentarsi sorridendo. 
Mi sento la mamma di serie A che ha trovato la soluzione più intelligente, meglio di Tigro Pooh e Pimpi messi insieme, quando l’ingrata sussurra:
"Ti voglio bene… ALTALENA"
Da "mamma divina" a "mamma altalena",
da oggetto transizionale insostituibile a surrogato di un pezzo di plastica che si muove avanti e indietro il passo è stato breve.
Preparatevi, oh mamme di secondogeniti.

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