Lo sporco lavoro di Santa Lucia

 
Anche quest’anno sta per arrivare Santa Lucia.
Sarà una lunga notte per lei,
di casa in casa,
di bambino in bambino,
di mamma in mamma.
 
I bimbi sono a letto dalle 20:30.
Jacopo non voleva nemmeno cenare,
Maddalena capirà solo domattina.
Capirà che Ciccio Bello Bua è lì davvero,
fra un DVD di Biancaneve e un set da principesse.
 
Jacopo capirà che Santa Lucia gli vuole bene,
avrà la conferma di essere un bravo bambino
e avrà un regalo che non s’aspetta.
 
Perché se la mamma odia le armi Santa Lucia no,
lei esaudisce i desideri
e se il desiderio più grosso è un fucile laser supersonico con luci e suoni
Santa Lucia ignora la mamma e lo regala.
 
Santa Lucia risponde alle lettere,
dice a Maddalena che nonostante sia biricchina
rimane una bimba brava e meravigliosa,
dice a Jacopo che è un grande,
un bimbo sensibile e generoso.
 Oggi è anche il suo compleanno,
sei anni fa arrivò così
come il più bello dei regali.
 
Maddalena oggi ha passato metà giornata al pronto soccorso,
qualche giorno fa ha deciso di infilarsi pop corn nel naso e oggi sanguinava,
è lì che dorme coi suoi cerotti che fermano il tampone
è lì che dorme e non sa che stasera la mamma è magica.
 
Abbiamo preparato latte e biscotti per l’asino,
la nonna da fuori ha suonato il campanellino,
i fuochi d’artificio in paese all’orizzonte hanno scandito l’ora di andare a letto.
Una stradina di monete di cioccolata,
un vassoio pieno di dolcetti,
i regali al centro del soggiorno
e finalmente posso dormire.
 
Il mio pensiero è per tutte le Santa Lucia che stanno finendo il loro sporco lavoro,
perché non è facile
stanotte
essere magiche.

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