Una donna non è solo e semplicemente donna: nell’essere donna si celano, in verità, più identità che convivono, più o meno facilmente, e che prendono a volte il sopravvento le une sulle altre.
Una donna è anche compagna di vita, è lavoratrice, è casalinga o anche casalinga (quando lavora), è mamma.
Tutti questi ruoli comportano delle responsabiltà, del tempo da impegnare, delle scadenze, dei doveri da espletare.
E così capita che ci si esaurisca in queste identità, dimenticando che siamo anche persone, con desideri, sogni, ambizioni, e voglia di fare, al di là degli obblighi che il ruolo ci impone.
Per questo credo siano importanti gli hobbies e sia vitale riuscire a ritagliarsi del tempo, anche poco, per curare le proprie passioni.
È stata questa consapevolezza che mi ha fatto trovare il tempo da dedicare al ricamo.
La mia è una passione abbastanza recente, ho cominciato a ricamare solo quando ero incinta di Nicola, ma il ricamo mi ha subito dato soddisfazione e ho continuato.
Durante il periodo di maternità ho ricamato le bomboniere per il battesimo, approfittando dei momenti in cui lui dormiva durante il giorno.
Ci ho messo qualche mese ma ce l’ho fatta, forse anche perché abbiamo fatto il battesimo quando Nicola aveva nove mesi!
Il rientro in ufficio è stato uno sconvolgimento totale nell’assetto della mia giornata.
Impossibilitata a fare il part time, con 30 km di strada al giorno, mi sono ritrovata ad avere le giornate troppo piene per dedicarmi a un hobby e con la perenne sensazione di non aver fatto tutto quello che ero obbligata a fare, figuriamoci quello che avrei desiderato fare.
La giornata scandita dall’orologio, i tempi troppo stretti per pensare a me, un bambino da accudire, una casa da sistemare, arrivavo stremata alla sera con la sola voglia di dormire.
Per mesi non ho ricamato ma non ho nemmeno letto, eppure anche quello era uno dei miei passatempi preferiti.
Per fortuna la voglia di dedicare un po’ di tempo anche a me ha fatto capolino fra i mille impegni.
Così ho deciso di riprendermi il mio tempo.
Per ricamare e per leggere.
Al mattino mi lascio sempre 10/15 minuti per eventuali emergenze ma se tutto va bene li uso per leggere.
Sono le 6.30, è molto presto ma almeno riesco a scorrerre qualche pagina di un libro, di una rivista, di un giornale e vi assicuro che è molto gratificante, sebbene si tratti di pochi minuti.
Per il punto croce mi lascio i fine settimana.
Mio marito ama proiettori e pellicole e Nicola lo segue: mentre loro guardano un classico Disney, io ricamo.
Anche la nanna pomeridiana di Nicola è dedicata al punto croce.
A volte avrei il desiderio di dormire anch’io, lo confesso, ma anche se non dormo ricamare mi rilassa e mi dà soddisfazione e mi libera la mente.
Poi è stata aperta la sezione del punto croce sul nostro forum e, con essa, una nuova spinta, nuovi stimoli. È bellissimo ricamare per le amiche, creare una tela che sai finirà sul muro della camera o della cucina, su un tavolo, su un lenzuolo di un’altra mamma e sapere che le altre mamme stanno facendo la stessa cosa per te.
Così, rubando 10 minuti a qualche dovere il tempo si trova.
Le giornate sembrano ancora più piene? Forse.
Ma resta la consapevolezza di aver regalato qualcosa a se stesse.