Bimbi in buona salute? Molto si può fare nei primi 1000 giorni di vita

Esistono fake news più dannose di altre: le bufale sull’alimentazione durante la gravidanza e nei primi anni di vita potrebbero avere un impatto sulla salute futura del bambino e sul rischio di sviluppare malattie in età adulta. Nasce per questo il progetto “Nutripedia – InformaTi per crescere”

alimentazione primi 1000 giorni

Quanto conta l’alimentazione per aiutarci a crescere e vivere in salute? Molto, dicono gli esperti. Perché mangiare bene e sano in fluisce sul buon funzionamento di tutto l’organismo, dà un contributo a tenere lontano il rischio di con trarre patologie croniche e gravi, aiuta a rendere organi e tessuti più forti e resistenti agli attacchi di virus e batteri e contribuisce a difenderci dalle infiammazioni.

Oggi il tema dell’alimentazione appassiona, se ne parla tanto nei giornali, in televisione, sui social e su tanti siti più o meno specializzati. L’argomento interessa chiunque, dallo sportivo alla mamma che deve preparare la pappa al piccolo, dall’anziano a coloro che devono fare una dieta, così circolano voci, informazioni, notizie, spesso in modo incontrollato.

Tutti vogliono sapere che cosa mangiare e quanto, affidandosi spesso al sentito dire, o rinunciando a priori a un’in formazione rigorosa e scientifica per dare spazio a vere e proprie credenze prive di fondamento.

Attenzione alle Fake News

Purtroppo, il dilagare dell’argomento nutrizione su più fronti e da fonti poco autorevoli ha contribuito a far propagare “fake news” e una miriade di informazioni poco chiare. “Ogni giorno noi pediatri ci confrontiamo con mille dubbi e false credenze dei genitori o in informazioni non valide dal punto di vista scientifico.

E proprio per questo la nostra responsabilità è ancora più grande: dobbiamo imporci contro le fake news, intervenire in maniera sinergica in aiuto delle famiglie, per spiegare come la nutrizione in gravidanza e nei primi anni di vita ha impatto diretto sulla salute futura del bambino e sul rischio di sviluppare malattie croniche in età adulta – spiega il Prof. Gianvincenzo Zuccotti, Coordinatore Steering Committe di NUTRIPEDIA e Direttore Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale dei Bambini V. Buzzi.

 

Maggiori precauzioni sotto i tre anni

I prodotti fatti in casa e/o quelli freschi sono i più sicuri? Queste domande hanno risposte a volte dettate dall’idea che solo le ricette della cucina casalinga (a tal proposito vi consigliamo di consultare le ricette di Misya.info) o la spremuta preparata a mano siano l’ideale per la famiglia e soprattutto per i bambini.

Non sempre è così. La frutta e la verdura fresca, anche quella acquistata a chilometro zero al mercato sotto casa, deve rispondere ai requisiti di sicurezza imposti dalla legge, ma prendendo come riferimento l’organismo di un adulto, non quello di un bambino, che non è certo un adulto in miniatura.

Un bimbo piccolo, sotto i tre anni di età, ha bisogno di maggiori precauzioni, in pratica assenza quasi totale di pesticidi e concimi chimici, livelli di micotossine e nitrati molto inferiori a quelli tollerati dagli adulti. Per questo motivo gli alimenti destinati ai più piccoli hanno una legislazione a parte, molto più restrittiva e severa.

Vegani, Vegetariani, grande cautela

La grande sensibilità nei confronti dei diritti degli animali sta portando un numero sempre più alto di persone a rifiutare la dieta onnivora, quella in cui si mangia di tutto, a favore di un modello nutritivo che esclude del tutto determinati alimenti.

Ma, anche in questo caso, non è bene improvvisare e convertirsi da un giorno all’altro a regimi alimentari restrittivi, soprattutto se sono coinvolti i bambini. Il modello vegano, per esempio, non prevede nessun tipo di carne, pesce, latte e derivati, uova, miele, in pratica tutto ciò che viene fornito dal mondo animale; quello vegetariano, meno rigido, consente latte, formaggi, uova.

Bisogna sapere che tanto più è rigida la dieta tanto maggiore è il rischio di non assumere tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno, in particolare quello di un bambino in crescita. Questo tipo di alimentazione è generalmente sconsigliata per i più piccoli e comunque va valutata e seguita con grande attenzione, con il supporto di nutrizionisti e pediatri, perché può comportare la mancanza o la carenza di nutrienti importanti

 

L’importanza dei primi 1000 giorni

Ci sono patologie che provocano milioni di decessi ogni anno, come le malattie cardiovascolari, il diabete, i tumori, le patologie respiratorie croniche. È possibile contribuire ad una buona prevenzione con un corretto stile di vita e adottando un regime alimentare corretto per qualità e quantità di nutrienti fin dalla gravidanza della mamma.

Promosso dagli esperti di RIMMI (Rete Interaziendale Milano Materno Infantile) e da Fondazione Istituto Danone, Nutripedia è il nuovo percorso di informazione ed educazione alla corretta nutrizione nei primi 1000 giorni di vita.

Attraverso l’hub nutripedia.it pediatri, ginecologi e nutrizionisti saranno al fianco di mamme e papà, con l’obiettivo di opporsi alle informazioni confuse e scorrette che circolano sul tema e che, al tempo del web e dei social, corrono ad una velocità ancora maggiore.

La collaborazione di partner di valore quali il Gruppo Cairo-RCS, Fattore Mamma e Facebook Italia contribuirà alla massima amplificazione dei messaggi. Nutripedia.it si propone di diventare la prima “enciclopedia partecipata” e in continua evoluzione sulla nutrizione di mamma e bambino, che coniuga il rigore della scienza, il linguaggio e le esigenze dei genitori e di chiunque abbia bisogno di orientarsi nel mondo della nutrizione infantile.

Nell’hub saranno sviluppati i temi più caldi che riguardano il periodo dei primi 1000 giorni, con particolare focalizzazione sulla fase dell’alimentazione in gravidanza, dell’allattamento, dello svezzamento e del periodo dopo il 1° anno di vita.

Uno spazio è dedicato alle fake news che man mano vengono rilevate, offline e online, e che verranno portate all’attenzione degli esperti dalle mamme e papà in rete, dai professionisti stessi o dal pubblico in generale. “L’obesità infantile è un falso problema: crescendo i bambini si allungano”; “se al bambino non piace la pappa, aggiungi un pizzico di sale”; “con la dieta vegetariana i bambini crescono meglio” sono solo alcune tra le più ricorrenti bufale sull’alimentazione dei più piccoli che potrebbero mettere a rischio la salute di oggi e di domani.

 

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