4 preziosi consigli per evitare l’esposizione dei soggetti più piccoli all’arsenico

Ci sono sostanze che anche se assunte in quantità ridottissime possono creare problemi al nostro organismo.

È il caso ad esempio dell’arsenico, un semimetallo che si trova facilmente in natura, e che in un modo o nell’altro rischia di finire nell’acqua che beviamo o nei cibi che consumiamo regolarmente.

Il problema diventa ancora più delicato quando sono i bambini ad assumere questo tipo di sostanze. Avendo un corpo molto più piccolo di un adulto, un soggetto in tenera età rischia di introdurre concentrazioni elevate di arsenico con effetti deleteri sul loro processo di crescita, ma non solo.

In alcuni studi è stato confermato che l’esposizione a questo elemento può portare a un abbassamento del quoziente intellettivo accompagnato da uno sviluppo cerebrale ridotto, può incidere sul sistema immunitario e sull’apparato respiratorio, e può in prospettiva agevolare la comparsa di tumori in età adulta.

Si tratta dunque di un problema delicato al quale i genitori dovranno prestare le dovute attenzioni, attraverso delle pratiche tese a ridurre il rischio di esposizione, soprattutto nell’alimentazione.

Ecco quello che si può fare in concreto. 

Arsenico

Scelte oculate a livello di dieta

Soprattutto se si hanno dei dubbi sull’approvvigionamento idrico che avviene tramite rete pubblica, o se ci si serve di un pozzo privato, è bene effettuare dei test specifici per verificare il rispetto delle soglie di legge previste per la concentrazione di sostanza nocive per l’organismo, e nel caso provvedere alla rimozione dell’arsenico nell’acqua potabile. Esistono dei sistemi di filtraggio avanzati ed efficaci che permettono di dormire sonni tranquilli, e bisogna tenere presente che far bollire l’acqua non risolve il problema, anzi lo peggiora, perché la concentrazione di arsenico rimarrà immutata a fronte di una quantità d’acqua che va a ridursi a causa dell’ebollizione. L’acqua imbottigliata è generalmente sicura, ma è sempre meglio controllare i dati presenti sull’etichetta prima dell’acquisto. 

Scelte oculate a livello di dieta

In questo caso, soprattutto nel periodo dell’allattamento è meglio evitare il riso e tutti i prodotti derivati. In generale è importante escludere dalla lista della spesa il latte di riso. Questo perché, al pari dei cereali, il rischio di esposizione all’arsenico, sia naturale che attraverso i prodotti che vengono usati nell’agricoltura, è decisamente elevato.

Le alternative sono tante, come ad esempio il latte di soia o il latte di mandorle. Meglio evitare i succhi di frutta e propendere per della frutta fresca. I succhi di pera e mela, nello specifico, hanno spesso una concentrazione elevata di arsenico, e comunque meglio ridurre l’assunzione di bevande troppo zuccherate per limitare i rischi di obesità e per non causare danni ai denti.

In caso di dubbi è sempre meglio rivolgersi al pediatra per ottenere una lista specifica degli alimenti da escludere dalla dieta che comunque deve risultare varia ed il più possibile equilibrata a livello di nutrienti. Resta importante controllare attentamente gli ingredienti presenti all’interno di ciascun prodotto. 

Latte artificiale

Alcuni studi hanno evidenziato che allattare il bambino in maniera naturale riduce drasticamente le possibilità di esposizione all’arsenico. Questo perché spesso il latte artificiale è a base di derivati del riso e questo tipo di ingredienti, come abbiamo visto in precedenza, devono essere evitati perché maggiormente a rischio di contaminazione. 

Gioco all’aperto

L’arsenico può concentrarsi anche sul suolo in cui i bambini tendono a giocare, magari nel proprio giardino o all’interno di un parco. Giusto far fare attività all’aria aperta, ma è necessario prestare le giuste attenzioni affinchè il piccolo non si metta le mani in bocca, o ancora peggio, ingerisca alimenti che sono stati a contatto con superfici potenzialmente pericolose.

Anche le strutture da gioco in legno possono avere delle concentrazioni elevate di arsenico a causa delle sostanze chimiche spesso usate durante il processo di lavorazione. Importante in tal senso è far lavare le mani al bambino dopo aver giocato all’esterno, soprattutto se ha avuto modo di armeggiare giochi o attrezzature di questo tipo. 

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