Bambini e musica

bambini e musicaDicono che la musica sia la lingua universale. A prescindere dalla provenienza di una persona e da quale sia la sua cultura, chiunque può apprezzare e capire una bella melodia.

Ci sono molte buone ragioni per esporre i bambini alla musica già fin dalla primissima infanzia, e per incoraggiarli ad imparare a suonare uno strumento musicale appena l’età lo permette.

Ci sono sempre più studi che confermano la relazione musica e quoziente intellettivo: i bambini esposti alla musica fin dalla tenera età tendono ad ottenere risultati accademici più soddisfacenti, perché stimola parti del cervello che controllano anche la lettura, la matematica e lo sviluppo emotivo. Per lo stesso motivo, secondo il maestro Eduardo Marturet, conduttore e compositore, partecipare ad attività musicali può migliorare la memoria, perché favorirebbe lo sviluppo di associazioni mentali “alternative”.

Sempre secondo Marturet, suonare uno strumento musicale aiuta i bambini a svilupparsi socialmente. Soprattutto con la musica d’insieme s’impara a relazionarsi con gli altri, a lavorare in squadra e ad apprezzare la gratificazione che deriva dal fatto di lavorare assieme, tutte competenze importanti nella vita sociale di una persona. Lo studio di uno strumento è una vera e propria scuola di vita: per migliorare bisogna impegnarsi, provare più e più volte. Suonare assieme ad altri significa aspettare il proprio turno per suonare, e questo aiuta a sviluppare la pazienza ed il rispetto per gli altri. Questo vale per i bambini più grandi, ma la musica ha lo stesso impatto anche su bambini piccolissimi: battere insieme dei tamburelli o condividere semplici strumenti musicali con altri bambini o con la mamma, sono tutte attività a cui possono partecipare anche bambini di sei o sette mesi.

Ma soprattutto, la musica in tutte le sue forme è una meravigliosa forma d’espressione. Ascoltare musica o suonare aiuta a rilassarsi. Un bambino di pochi giorni o addirittura poche ore può essere rassicurato con una cantilena. Michael Jolkovski, psicologo che si occupa soprattutto di musicisti, afferma che tutte le persone tendono a praticare attività che le aiutino a “staccare” dai problemi e dallo stress quotidiano, ma la musica, al contrario per esempio della TV, rende le persone più vive e connesse le une alle altre.

Attraverso la musica i bambini imparano a dar voce alle proprie emozioni che spesso sono difficili da esprimere a parole, e fin dai primi mesi di vita essa può insegnare l’empatia e la condivisione dei sentimenti. Basti pensare ad una mamma che canta al suo bebè guardandolo negli occhi e trasmettendogli tutto il suo amore.

 

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