Intervista doppia: mamma casalinga vs mamma lavoratrice

La redazione di Noi Mamme ha realizzato questa intervista doppia mettendo a confronto due utenti del nostro forum: una mamma lavoratrice (Renè) con una mamma casalinga (Lory).

intervista doppia

Buongiorno Lory e Renè. Iniziamo con la prima domanda: cosa ti ha spinta a fare questa scelta di vita?

Casalinga: Faccio una piccola ma doverosa premessa: per molti anni subito dopo il diploma ho lavorato. Avevo anche fatto carriera diventando responsabile in un centro telefonico (call center) poi la ditta ha chiuso, per problemi di cattiva gestione. Ho continuato a lavorare, diversi lavori: call center, commessa, baby sitter, persino dog-sitter. Non è stata una vera e propria scelta di vita ma prima di avere la mia seconda figlia ho deciso di dedicarmi a mio figlio e alla piccola in arrivo.

Lavoratrice: È stata una scelta naturale, sin da bambina mi sono sempre immaginata lavoratrice: al liceo il mio migliore amico mi chiamava già “donna manager”.

Sei stata influenzata nella scelta dalla famiglia di origine o dal marito?

Casalinga: Assolutamente no, mio marito non mi ha mai imposto scelte lavorative e non. Diciamo che è stata una decisione dettata anche dalla poca presenza in casa di mio marito nonché padre dei miei figli. Manca da casa diversi mesi all’anno a causa del suo lavoro e io cerco di far tutto da sola (gestione di casa, figli, scuola, attività sportive, cane) nel miglior modo possibile. O Almeno ci provo.

Lavoratrice: No, è stata una decisione personale. Forse essere cresciuta con una mamma lavoratrice mi ha influenzata in tal senso, ma nemmeno più di tanto.

Cosa ti piace di più del tuo status di casalinga/lavoratrice?

Casalinga: Io amo la mattina, amo il silenzio della casa quando i figli sono a scuola, e posso pulire, sistemare, ascoltare musica…

Lavoratrice: La soddisfazione che si prova quando si raggiunge un obiettivo, mi piace sentirmi realizzata e avere uno scopo preciso ogni giorno.

Cosa di meno?

Casalinga: Alle volte può essere un po’ noioso, se non si hanno altri spazi, o amicizie o piccoli svaghi, pensare sempre e solo alla pulizia della casa, al pranzo da preparare, alla biancheria da sistemare può scaturire insoddisfazione …. Poi mi piacerebbe che per le casalinghe ci fosse qualche gratificazione in più. Spesso mi chiedono tu lavori? Alla mia risposta “sono casalinga” vedo che cambiano espressione. Come se casalinga equivalesse a girarsi i pollici dalla mattina alla sera.

Lavoratrice: L’inevitabile stress di alcune giornate, la stanchezza con la quale talvolta torno a casa, alcune preoccupazioni che difficilmente riesco a lasciare fuori la porta.

Quanti figli hai? Pensi di averne ancora?

Casalinga: Ho due figli: Andrea 15 anni e Ambra 9, i miei gioielli, dopo due aborti di cui uno a 17 settimane di gravidanza, penso che mi fermerò qui…

Lavoratrice: Ho due bambine di 4 e 2 anni… mai dire mai.

Ti senti realizzata come donna?

Casalinga: Si mi sento realizzata, fin da piccola il mio più grande desiderio era crearmi una famiglia, ho un marito che amo, due figli che crescono, anche se certe volte mi fanno urlare e disperare e soprattutto penso di volermi bene.

Lavoratrice: Abbastanza ma c’è sempre da migliorare.

Raccontaci la tua giornata tipo.

Casalinga: Le mie giornate sono abbastanza piene: mattina sveglia presto, colazione, sveglia dei bambini, preparo colazioni e merende poi accompagno Ambra a scuola (Andrea va da solo). Subito dopo le alternative sono due: caffè al bar con le mie due sorelle (40 minuti solo per noi di chiacchere) che poi si dirigono in ufficio mentre io torno a casa; oppure corsa all’interno della università vicino casa nostra. Al ritorno a casa mi dedico alle pulizie, a sistemare, fare letti, preparare il pranzo ecc. Vado a prendere Ambra a scuola, si pranza e poi aiuto entrambi i bambini con i compiti. Nel pomeriggio accompagno Ambra in palestra, poi mi dedico alla preparazione della cena. Dopo mangiato si guarda un po’ di TV, poi accompagno i figli a letto (anche se Andrea starebbe fino a tardi in soggiorno davanti la TV) e finalmente arriva anche per me il meritato riposo.

Lavoratrice: Sveglia alle 7 e subito caffè altrimenti non connetto. Mi preparo e sveglio le bimbe. Tra un capriccio e l’altro cerchiamo di essere fuori casa alle 8:30. Accompagno la grande a scuola e se il traffico lo consente sono in ufficio alle 9:15. Comincia la mia giornata, quasi senza sosta. Mi fermo per pranzare circa 10 minuti perché faccio di tutto per prendere Charlotte da scuola alle 17. A casa mi aspetta Leonor e la babysitter. Mi dedico a loro, mentre cucino. Si chiacchiera si gioca si rassetta un po’. Le bimbe cenano alle 19. Alle 20:30 torna il papà che le trova già “pigiamate”. Per le 21:30 massimo le bimbe dormono. Noi ceniamo, guardiamo un film sul divano, rispondo a qualche mail e faccio la spesa online. Per mezzanotte e mezza cerco di essere a letto. Questa è la norma, ma le variazioni sul tema sono molto frequenti.

Quanto aiuta in casa e con i bambini il papà? Secondo te è sufficiente?

Casalinga: Mio marito è primo ufficiale della Marina mercantile, dopo un anno di matrimonio ha iniziato a partire e star fuori anche per lunghi periodi, ed io ho cercato di farmi forza perché non è affatto facile ritrovarsi sola con un figlio prima e successivamente con due… Ma quando è a casa è un angelo del focolare: cucina, li aiuta con i compiti, li prende a scuola, insomma è abbastanza collaborativo non posso affatto lamentarmi.

Lavoratrice: Il papà in casa c’è poco, cerca di aiutarmi come può ma si sa per noi donne non è mai abbastanza.

Quali sono le tue più grandi difficoltà nella gestione quotidiana della casa e dei figli?

Casalinga: Le mie difficoltà sono legate al mio essere madre e padre per diversi periodo consecutivi. Sono tanto legata ai miei genitori e alle mie sorelle, e sono spesso insieme a loro quando mio marito parte. Questo mi aiuta e mi fa sentire meno sola.

Lavoratrice: Per la casa ho scelto di avere un aiuto perché mi piace averla pulita ed ordinata ma non voglio esserne schiava. Per le figlie… la danza, il nuoto le varie feste… non ci si ferma mai.

Cosa pensi dell’essere mamma in Italia?

Casalinga: In Italia e soprattutto al sud, le mamme non vengono sufficientemente supportate. Ci si lamenta che non si fanno più figli, che molte donne antepongano la carriera alla famiglia, ma quando il datore di lavoro sente la parola gravidanza o maternità, storce il naso e sovente preferisce una ragazza o una donna senza figli. Questo purtroppo è un dato di fatto, soprattutto nel sud Italia.

Lavoratrice: Penso che siamo delle brave mamme, forse un po’ troppo ansiose e paranoiche rispetto alle nostre “colleghe” europee.

Raccontaci la città in cui vivi: secondo te è a misura di bambino?

Casalinga: A questa risposta, forse non posso rispondere in maniera obiettiva, ma ci proverò. Io amo la mia città (Palermo ndr), amo il calore della gente, amo il sole che illumina le strade, amo il mare, amo persino il caldo e l’afa estivi. Inoltre penso che ci siano molte strutture, ludoteche, asili, parchi, biblioteche e che non sia carente di strutture per bambini/ragazzi.

Lavoratrice: Napoli è una gran bella città, ricca di contraddizioni ma sicuramente viva e accogliente. Cercando bene in rete ci sono abbastanza iniziative anche nelle varie province. E complice il clima spesso mite basta una passeggiata sul lungomare o al parco e si passano piacevoli giornate.

Vent’ anni fa che genere di mamma ti immaginavi di diventare?

Casalinga: Una mamma come lo è stata mia madre, con me e le mie sorelle, dolce, affettuosa, premurosa, severa all’occorrenza (ma lo ammetto, io non lo sono granché) attenta ai disagi dei miei figli, disponibile ad ascoltarli…Vent’anni fa avevo 18 anni, ad essere sincera la vedevo come un immagine parecchio lontana. Invece dopo 4 anni aspettavo il mio primo figlio.

Lavoratrice: Proprio quella che sono, ma ho sempre pensato che avrei avuto almeno 4 figli… una follia.

E fra vent’anni che mamma sarai?

Casalinga: Una donna-mamma di mezza età. E spero anche magari nonna sempre vanitosa, spiritosa, e soprattutto in salute.

Lavoratrice: Sarò poco più che 50enne con figlie di 24 e 22 anni. Spero di godermi la vita, di essere in salute e serena. Vorrei riprendere a fare quei viaggi che con le bimbe piccole sono stati accantonati. Vorrei essere una mamma attiva e piena di vita con la quale divertirsi e potersi confrontare.

Secondo te cosa potrebbe fare lo stato per aiutare le mamme lavoratrici e casalinghe?

Casalinga: Bella domanda, lo stato potrebbe fare più cose, a partire dagli asili. Tagliare lo stipendio dei politici, abbassare le rette, dare agevolazioni concrete…Che te ne fai di un bonus di € 1.000/1.500 alla nascita e stop? E poi alle casalinghe non spetterebbe uno stipendio, mensile? Tenendo conto di quanto fanno abitualmente per mandare avanti baracca e burattini: cucinare, pulire, aiutare i figli a fare i compiti, scorrazzarli in giro, dalla scuola alla palestra, far quadrare i conti, ottimizzando tempo e risorse, e rendere tutti felici e contenti?

Lavoratrice: Secondo me in ogni luogo di lavoro con mamme lavoratrici dovrebbe esserci un nido che consenta a mamme e bambini di gestire serenamente le giornate. Lo stato dovrebbe dare incentivi in tal senso.

Con il senno di poi, sei ancora convinta di questa scelta o cambieresti qualcosa?

Casalinga: Penso che rifarei la stessa identica scelta: una buona mamma deve essere un punto di riferimento, incoraggiare sempre, dare forza, e quindi deve stare bene con se stessa; la scelta del lavoro è quindi molto soggettiva: io sono serena con me stessa, cerco di dare il meglio per la mia famiglia. Probabilmente se mio marito avesse svolto un altro lavoro, forse non sarei una mamma casalinga ma lavoratrice, chissà…Ad oggi comunque non sono pentita della mia scelta.

Lavoratrice: Non riesco ad immaginare una vita diversa, non mi riesco a vedere casalinga… quindi sì farei questa scelta, nonostante gli inevitabili sensi di colpa verso le figlie. Ma la mia serenità passa anche da questo.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.