È una delle passioni più tradizionali, sia in Italia che nel resto del mondo, ma grazie alle ultime evoluzioni è diventato sempre più anche un’idea di arredamento, ma soprattutto un’attività rilassante e antistress: tenere e gestire un acquario in casa è davvero semplice, e come vedremo genera benefici di ogni tipo per tutta la famiglia.
Gli acquari diventano tecnologici
Lo dicevamo poco più su: negli ultimi tempi ci sono stati tanti progressi per quanto riguarda gli acquari, sia dal punto di vista delle ricerche sugli effetti positivi di questo hobby, sia sulla semplificazione della gestione nella cura di pesci e ambienti marini. Anche Internet sta svolgendo un ruolo decisivo, proponendosi non solo come canale di informazione, ma anche come riferimento per gli acquisti di tutto il materiale necessario, con la diffusione di vari portali di eCommerce a tema, tra cui segnaliamo Pet Ingros, che distribuisce a livello nazionale i prodotti Tetra, uno dei brand specializzati del settore.
Prendersi cura di un ecosistema
Prima di cominciare e lanciarsi a capofitto in questo mondo, però, ci sono alcune informazioni importanti da considerare: innanzitutto, un acquario non è semplicemente un soprammobile, ma un piccolo ecosistema in cui vivono esseri viventi. Inoltre, è bene dimenticarsi (o quanto meno lasciare ai bambini) la classica boccia d’acqua con il pesciolino rosso, perché qui parliamo di veri e propri animali da compagnia.
I consigli per chi comincia
Oggi infatti gli acquari si sono evoluti e diventati hi-tech, dotati di lampade che ricreano alba, giorno e tramonto e di vari strumenti per ricreare al meglio l’ambiente originale degli “ospiti”; se gestito correttamente, poi, questo spazio permette ai pesci di socializzare e a volte di riprodursi, soprattutto se vengono mantenuti in ottime condizioni. A fornire altri consigli utili e pratici è Paolo Galli, ecologo e ricercatore dell’Università Bicocca, che dice che “i neofiti che si avventurano nel mondo dell’acquariologia dovrebbero per prima cosa limitare il numero di ospiti nel loro acquario” e fare attenzione anche alla quantità di cibo somministrato, evitando di esagerare.
Gli effetti benefici di un acquario in casa
C’è poi un segno immediato per capire se l’acquario è in buone condizioni, dato secondo il professore dalla “proliferazione di grandi quantità di alghe sui vetri e di una patina marrone sul fondo”. Se queste sono le premesse per garantire la salute degli ospiti della “vasca”, quella degli acquariofili deriva anche dalla capacità di fermarsi a guardare i vetri e i movimenti dei pesci: secondo uno studio britannico pubblicato su “Enviroment & Behavior“, guardare il movimento dell’acqua e l’andirivieni dei pesci è una benefica pet therapy, perché è un’attività dal potere ipnotico e rilassante, che calma il battito cardiaco e abbassa la pressione.
Una tradizione antica
Non bisogna dimenticare che la tradizione di tenere pesci in casa vanta origini lontane, con i cinesi che amavano tenere i pesci rossi mentre i giapponesi le carpe koi, una varietà addomesticata e colorata della carpa che spesso figura in rappresentazioni artistiche ed è protagonista anche dei classici “giardini orientali“, ritenuta anche un simbolo di fertilità e pertanto dono classico ai figli maschi da parte dei genitori.
Un’idea di arredamento
Insomma, la passione per gli acquari è ancora molto forte, e secondo alcune ricerche nelle case degli italiani nuotano più di 30 milioni di pesci in 3 milioni di “case” di piccoli e grandi dimensioni, dando vita a un mercato che solo per i mangimi fattura 12 milioni di euro l’anno e più di 53 milioni per gli accessori. E che, con le dovute accortezze, consente di realizzare dei piccoli capolavori che cattureranno gli occhi dei visitatori e offriranno un tocco in più all’arredamento di casa.