Un leone ed un bambino si incontrano in mezzo ad una savana dai colori caldi e brillanti. Il leone apre la sua enorme bocca per mangiarselo, ma poi lo sguardo del piccolo fa scattare qualcosa nell’animale, e da lì i due diventano inseparabili, tra lo stupore degli altri animali. Ma gli uomini del villaggio verrano presi dal terrore, e cacceranno il grande leone rosso con le lance… eppure i due amici trovano il modo di trovarsi sempre, al di là delle difficoltà.
La gallina viene rapita da una volpe che se la porta via. Allora l’orso, il gallo e il coniglio li inseguono per mari e monti nell’intento di riportare a casa la loro amica, ma… accade
una cosa molto strana: durante la fuga i due s’innamorano perdutamente l’uno dell’altra. Come reagiranno gli altri tre?
Gli incipit di questi due meravigliosi libri, per bambini ma non solo, intitolati rispettivamente “Il mio Leone”, di Mandana Sadat (vincitore del premio Prix France Television), e “Il ladro di polli”, di Béatrice Rodriguez, non possono essere citati, semplicemente perché… non esistono.
Sono infatti due albi, ovvero racconti senza parole.
Illustrati con estrema intelligenza e delicatezza, questi due libri le cui immagini occupano tutta la pagina esprimono in maniera estremamente efficace i sentimenti dei personaggi, e danno vita a racconti che parlano dell’amicizia vera e della capacità di vedere oltre le apparenze.
Sono editi da Terre di Mezzo.