Un libro rigoroso, lo definirei. Dati alla mano, l’autore ci informa, nella prima parte, dei rischi concreti che l’utilizzo dell’apparecchio televisivo comporta per la nostra salute e, in particolare, per quella dei nostri figli.
Inquietanti anche le considerazioni sull’effetto delle onde elettromagnetiche sull’attività cerebrale, che risulterebbe rallentata, con un conseguente calo del livello di vigilanza. Una specie di trance, insomma.
Se pensiamo che, in questo stato, i nostri bambini sono sottoposti a una serie di messaggi di vario tipo (pubblicitari, di violenza, stimoli sessuali), ci renderemo conto di quanto l’effetto della televisione sulla psiche sia più subdolo e preoccupante di quello che potrebbe sembrare, a livello di condizionamenti sociali e mentali. Di questo si occupa la seconda parte del libro, interessantissima.
Data l’importanza che la TV riveste, ormai, nella vita di molti di noi e delle nostre famiglie, ritengo sia doveroso informarsi non tanto per spegnerla definitivamente (sarebbe, forse, anacronistico, per quanto tutt’altro che dannoso!), ma bensì per farne un uso più consapevole.