Passeggini & Co.

 Il bimbetto dove lo metto…

24-05-07_1440mm.jpgSoprattutto se parliamo di un bambino che non ha ancora un anno di età, siamo abituati a utilizzare supporti di ogni genere per “collocare” o trasportare il bambino: dalla navicella della carrozzina alla sdraietta, dal dondolo al seggiolone, dal tappeto dei giochi super accessoriato al marsupio, dal lettino alla carrozzina. L’unico, veramente indispensabile sia a casa che in viaggio non l’ho appositamente inserito nell’elenco, perché credo che nessuna mamma, anche la meno esperta o quella con meno soldi da spendere vi rinuncerebbe: il passeggino.

L’oggetto indispensabile
La sua invenzione è servita all’emancipazione della mamma al pari della lavatrice: prima che fosse inventato il passeggino, i bambini si portavano in braccio, in carretti di fortuna o sulle spalle legati con scialli e teli. Con il passeggino, la mamma può finalmente uscire di casa con il suo piccolino senza sentirne tutto il peso (in senso vero e metaforico). E il mercato non è parco di modelli per ogni esigenza.
Ci sono i modelli classici, con quattro ruote tutte delle stesse dimensioni, più o meno accessoriati con portaoggetti, cestini, cappottine per pioggia, sole e freddo.
Ci sono gli sportivissimi tre ruote, adatti per terreni insidiosi; veri e propri fuoristrada, sono imbattibili sulla sabbia e sui terreni sassosi, sia perché procedono con una certa agilità e non richiedono uno sforzo eccessivo per chi li spinge sia perché ammortizzano i colpi e permettono al bimbo non solo di non sobbalzare troppo ma anche di dormire sonni tranquilli. Di ultimissima generazione ci sono poi quei modelli che hanno due ruote accoppiate davanti o ancora quelli che hanno quattro ruote, quelle anteriori molto più grandi di quelle posteriori, o il seggiolino del bambino molto più alto rispetto agli altri.
Ogni genitore in genere sceglie il passeggino in base alle proprie esigenze e quindi non starò qui a suggerire l’acquisto migliore. Se però dovete mettervi in viaggio, ecco qualche fattore da tenere in considerazione.

Pratici, leggeri e poco costosi
I passeggini da viaggio rimangono la scelta ideale, perché sia da aperti che da chiusi occupano pochissimo spazio, sono in genere dotati di sacca per il trasporto e sono molto leggeri. Sono spartani, nel senso che spesso hanno solo la tettoietta parasole e un piccolo cestino portaoggetti, in genere lo schienale non è reclinabile e quindi il bambino non può essere messo sdraiato per dormire.
L’unico limite rimane l’età, in genere infatti sono sconsigliati per bambini sotto l’anno di vita, perché non offrono un supporto adeguato alla schiena. A parte questa controindicazione, si tratta della scelta ideale per un viaggio. In più dalla loro hanno il prezzo: sono i modelli più economici, tanto che molti genitori li comprano come secondo passeggino per quando il bambino è più grande o da tenere sempre in auto, come del resto abbiamo fatto noi.
E non lasciatevi ingannare dal loro aspetto esile: sono resistenti, il nostro modello ha resistito tre anni nell’uso quotidiano e in viaggio con la prima figlia ed è passato anche al fratellino, ancora integro e perfettamente funzionante.

Se il vostro viaggio prevede la percorrenza di terreni sterrati, giornate al mare o comunque lunghe camminate a piedi, vale la pena di prendere in considerazione i modelli a tre ruote o quelli con le ruote davanti molto grandi. Il vostro bambino viaggerà più comodo e voi potrete concedervi anche qualche escursione fuori pista. Tenete conto però che sia da aperti che da chiusi occupano il doppio dello spazio di un passeggino tradizionale e il triplo di uno leggero da viaggio, sono più pesanti e possono creare difficoltà per la loro larghezza. Noi, che per qualche tempo abbiamo usato il tre ruote, ci siamo visti costretti a utilizzare, quando c’erano, gli accessi per persone disabili, perché in genere questi passeggini non passano nelle porte strette, non entrano negli ascensori condominiali, hanno una “carreggiata” più larga delle scale mobili e delle porte di alcuni modelli di autobus e treni.

Carrozzina
Se viaggiate con un neonato, non potete fare a meno della carrozzina: scegliete i modelli cosiddetti “trio”, con cui, su un unico telaio (quello del passeggino), potete montare sia la navicella che l’ovetto dell’auto. Le navicelle delle versioni trio infatti sono leggermente più piccole delle carrozzine classiche e le dimensioni ridotte in viaggio sono sempre un vantaggio da non sottovalutare. Se il bambino è molto piccolo, inoltre, la navicella può per qualche giorno fungere anche da lettino per la notte, in modo che non dovrete preoccuparvi di portavi un lettino da campeggio o di chiedere la culla negli alberghi in cui alloggiate.
Inoltre, se prevedete di viaggiare in auto, scegliete una navicella adatta, con le cinture di sicurezza: così facendo non dovrete portarvi anche l’ovetto e il vostro bebè viaggerà molto più comodo, anche per lunghe distanze.

Marsupi e zaini
Sono un ottimo complemento al passeggino, non un’alternativa. Se il bimbo è piccolino, farlo stare nel marsupio renderà le passeggiate un momento molto interessante per lui e voi potrete percorrere scale o terreni sterrati senza dovervi caricare ogni volta la carrozzina.
Lo zaino per bimbi più grandi è consigliato soprattutto a chi fa escursioni nel verde: dovete comunque essere abbastanza robusti e allenati, perché portare il peso dello zaino e del bambino sulle spalle può diventare faticoso. Non scoraggiatevi, però: io ho una costituzione normale e ho portato mia figlia nello zaino anche per tragitti lunghi e di media difficoltà. L’ideale è potersi dare il cambio con il partner e, se il bambino già muove i primi passi, farlo camminare ogni tanto per alleggerire un po’ la schiena.
Optare per lo zaino in alternativa al passeggino può rivelarsi una scelta non completamente azzeccata, anche se la durata del viaggio sarà breve. Portare tutto il giorno il bambino sulle spalle è faticoso ed anche il bambino può dare segni di stanchezza o insofferenza se costretto nello zaino per un lungo periodo.

Concludendo: sì senza riserve per il marsupio (anche perché il suo ingombro è talmente minimo che potete permettervi di correre il rischio di metterlo in valigia senza pentirvi di non averlo utilizzato), sì e no per lo zaino. La scelta di quest’ultimo, infatti, dipende molto dal tipo di viaggio e dalla “sportività” dei genitori. Personalmente, l’abbiamo usato spesso, anche commettendo l’errore di portarlo al posto del passeggino, ma l’abbiamo fatto con una figlia “super leggera”. Con il nostro secondogenito, di stazza notevole, l’uso dello zaino è stato limitato a pochissime occasioni.

I due-in-uno
Più diffusi all’estero ma disponibili nei negozi meglio forniti anche in Italia, esistono dei mezzi “multi-purpose”: si tratta di zaini che diventano passeggini, perché dotati di ruote e manubrio che fuoriescono quando servono. Indubbiamente permettono una certa versatilità, ma come tutti gli ibridi, non offrono il meglio delle diverse categorie che rappresentano. Come zaini, infatti, risultano più pesanti dei modelli tradizionali, già a vuoto, e non sono perfettamente ergonomici, tanto che possono dar fastidio alla schiena; come passeggini, oltre a essere molto spartani, costringono il bambino in una posizione imbracata e obbligata per tutto il tempo. Vale la pena provarli prima dell’acquisto e soprattutto prima del viaggio per verificarne l’effettiva praticità.

Sdraiette, seggioloni, girelli e culle
Se trascorrete un mese al mare, in una casa in affitto, in un villaggio o in un albergo, potete portarvi dietro tutto ciò che vi renderà il soggiorno più comodo, ricostruendo un ambiente simile a quello che avete organizzato a casa per il vostro bambino.
Ma se fate un viaggio itinerante e per di più in treno o in aereo, dovrete rinunciare a tutto. In genere un seggiolone si trova sempre nei ristoranti e negli alberghi (solo in Italia, in molti locali è ancora un optional purtroppo); ad ogni modo potete sempre usare il passeggino in caso di emergenza per dare la pappa a vostro figlio.
Anche per culle e lettini in genere non si hanno difficoltà a trovarne negli alberghi, ma potrete anche far dormire il bambino in un letto normale, mettendo qualche sedia intorno ai bordi per evitare le cadute, o anche fra voi se si tratta di un paio di notti. C’è anche chi si organizza con sacchi letto (fatti cucire su misura da nonne esperte), da agganciare attraverso dei lacci ai letti normali e in cui far dormire i bambini in tutta sicurezza. Sono consigliati a chi viaggia in ostelli o in sistemazioni spartane con bambini molto piccoli.

Seggiolini per auto
Molti genitori fanno l’errore di sottovalutare questi supporti di sicurezza per i propri bambini e ancora oggi non è raro vedere bambini che viaggiano sui sedili anteriori (e sappiate che se c’è l’airbag è ancora più pericoloso), senza cinture oppure non sistemati – e legati – sui seggiolini.
Se pensate che la sicurezza di vostro figlio per il viaggio fino all’asilo sia un optional, per favore non fate altrettanto se state per percorrere trecento chilometri per raggiungere la destinazione della vostra vacanza. E se pensate che in Italia ve la potete cavare, all’estero in genere le norme sulla sicurezza stradale sono ferree e vengono fatte rispettare con rigidità.
Fermo restando quindi che è bene che facciate sempre viaggiare vostro figlio su un seggiolino adatto al suo peso e alla sua età, debitamente fissato al sedile dell’auto e nella posizione corretta, se avete intenzione di noleggiare un’auto, informatevi in anticipo a proposito dell’eventuale noleggio dei seggiolini.
Per esperienza, consiglio di portarsi il seggiolino da casa: in genere, infatti, un noleggio di una settimana vi costa quanto l’acquisto di un seggiolino nuovo e non è detto inoltre che troviate il seggiolino adatto al peso e all’età di vostro figlio, soprattutto se è molto piccolo. Infine, va detto che spesso i seggiolini a noleggio sono fatiscenti e con poche garanzie sulla sicurezza che possono offrire. Questo è l’unico caso in cui si può chiudere un occhio su ingombro e peso del bagaglio.
E dato che ingombrano e pesano poco, portatevi dietro anche gli oscuranti per finestrini: quelli non li noleggiano e si rivelano utili in caso di lunghi viaggi in auto con il sole. Potete ad ogni modo anche comprarli sul posto.

Cosa portare:
A prescindere da cosa usiate per trasportare vostro figlio, non dovrebbe mancare a corredo:
– un parapioggia (in genere fornito in dotazione o optional con il passeggino)
– una zanzariera (potete cucirla anche voi stesse della dimensione giusta utilizzando l’apposito tessuto)
– ombrellino parasole (se il passeggino è sprovvisto di tettoietta parasole)
– una piccola borsa da appendere al passeggino, utile per riporre oggetti di pronto uso come biberon, cappellino, giocattoli e per alleggerire il vostro zaino (economiche, pratiche e di poco ingombro sono le classiche borse a rete)

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