Dopo i “terrible two” (quando la cosa migliore di fronte a dei capricci, è offrire al bambino delle opzioni per te accettabili) ho scoperto il potere del SÌ.
Per un anno abbondante avevo detto molti NO a mio figlio. Era diventato estenuante e ripetitivo, e la cosa peggiore era che stava diventando un’abitudine.
Mi sono resa conto che stavo rendendo il mio piccolo di tre anni e mezzo, un bambino incline alla frustrazione e agli scoppi d’ira.
In quel momento ho deciso: avrei provato a dire “SÌ” a tutto.
Sì, puoi avere del gelato… dopo cena.
Sì, puoi avere quel nuovo giocattolo… per il tuo compleanno.
Sì, possiamo andare al parco… dopo aver finito di pulire la tua stanza.
Ho applicato questa filosofia su quasi TUTTO quello che chiedeva.
Sì, puoi entrare nel recinto delle tigri allo zoo… quando lavorerai come guardiano.
Sì, puoi usare gli strumenti di papà … non appena compi 12 anni.
Penso che la maggior parte delle frustrazioni nella vita dei bambini sia dovuta al fatto che i loro genitori dicono di no immediatamente e non si rendono conto di quanto spesso, siano negativi.
Credo anche sia molto importante dare un riconoscimento agli interessi dei nostri figli. Vedo così tanti genitori ignorare l’ossessione del proprio bambino per Super Pigiamini/Peppa Pig/Dinosauri ecc. Ma la maggior parte delle volte in cui, vedendo un oggetto che gli interessa, urlano “Mamma! Mamma! Guarda quel giocattolo dei Super Pigiamini!”, in realtà non stanno nemmeno chiedendo al genitore di COMPRARE il giocattolo. Stanno solo cercando di condividere la loro passione.
Sfortunatamente la risposta immediata e semiautomatica della mamma è quasi sempre: “No, non avrai un altro inutile giocattolo dei Super Pigiamini oggi! Smetti di chiedere!”
Quello che in realtà i bambini desiderano, è che i loro genitori VEDANO e APPREZZINO l’oggetto che li eccita così tanto. Vorrebbero una tua risposta positiva e rassicurante tipo: “Wow, guarda che bella! E’ la nuova Gattomobile?”
Se poi invece chiedono che gli si acquisti il giocattolo, il genitore può usare sempre il trucchetto del sì, ad esempio: “Sì, possiamo aggiungere quel T-Rex nella tua letterina di Natale.”
In realtà se ci pensate non è tanto diverso dalla situazione in cui un adulto nota un’auto costosa e dice alla moglie: “Hai visto la nuova Mercedes parcheggiata davanti? E’ stupenda!”.
Se la moglie rispondesse: “Ma che dici! Pensi di poterti permettere una Mercedes? Sai che non la puoi comprare!”, il marito si sentirebbe frustrato dalla risposta negativa della moglie ed incompreso perché voleva soltanto condividere la passione per quell’oggetto senza avere espresso l’intenzione di volerlo acquistare.
In seguito a questa mia esperienza, consiglio di provare la potenza del Sì ad ogni genitore: è un piccolo trucco dai grandi benefici.