Spero riuscirà a chiarirmi le idee visto che ad oggi ho ricevuto mille risposte diverse ogni volta che ho posto questa domanda. Mi sto separando da mio marito, ci sono già state l’udienza presidenziale e un’altra udienza. È stato stabilito l’affidamento congiunto di nostra figlia di nove mesi, con domicilio privilegiato presso la mia residenza. Il giudice ha deliberato che in caso di disaccordo la permanenza presso il padre dovrà essere garantita in certi giorni e in certe ore. Mio marito appigliandosi alla frase "la permanenza presso il padre dovrà essere garantita…" pretende di portare con sé la piccola senza di me, ma questo non è proprio possibile in quanto ancora la allatto e, ancora più importante, lui per lei è un estraneo (si sono visti durante il primo mese di vita e due volte quando lei aveva cinque mesi).
Anche la pediatra ha certificato che in questo periodo potrebbe essere traumatico per lei vedere il padre in queste condizioni. Aspettando la prossima udienza vorrei capire se è suo diritto portarla via da solo o se faccio bene, invece, a imporre la mia presenza. Lui fino ad ora ha preferito non vederla piuttosto che vederla con me, solo che ultimamente mi ha già denunciata più volte dichiarando che io non voglio fargli vedere la bambina (e questo è falso). Mi chiedo come sia giusto muovermi in questa situazione.
La ringrazio in anticipo per la risposta.
VVS
Cara Mamma,
credo che dovresti far presente la situazione al Giudice anche tramite un’istanza di modifica dei provvedimenti presidenziali, chiedendo al Giudice che indichi modalità più precise di frequentazione tra padre e figlia, significando al giudice che l’allattamento al seno a richiesta comporta che la minore non possa stare lontana dalla madre per più di due o tre ore. Di questo il giudice non potrà non tenere conto. Allega comunque anche le certificazioni della pediatra.
Il Giudice, sulla scorta della tua istanza, emetterà un provvedimento che prenderà luogo di quello adottato dal Presidente del Tribunale in via temporanea. Nel frattempo, cerca di agevolare gli incontri padre-figlia invitando tuo marito per iscritto a vedere la bambina in giorni e orari prestabiliti, in modo da poter dimostrare che non opponi rifiuto alle frequentazioni ma che comunque cerchi di rispettare le esigenze della minore, come è giusto che sia.
Buona fortuna.
Avv. Chiara Donadon