Conoscere i miei diritti

 
Salve, avvocato.

Sono Giacomo, ragazzo disabile in sedia a rotelle di 25 anni, fortunato padre di una stupenda bambina di 14 mesi. Da 21 mesi convivevo a casa mia con la madre di mia figlia, fino a quattro mesi fa, quando per motivi di menefreghismo assoluto verso la nostra famiglia le ho posto il quesito di ciò che volesse fare, cioè continuare a stare in hotel visto che non si occupava di nulla a casa, l’unica sua preoccupazione era di uscire con la madre, oppure di dedicarsi anche alla sua nuova famiglia. Decisione: tornare di nuovo con i suoi!

L’ho presa con rispetto, solo che il suo comportamento continuava ad essere lo stesso, cioè riconoscere ai suoi genitori più diritti di me verso la bambina. In che modo? La bambina me la portava solo quando lei era a lavoro o quando aveva da fare. Poi la sera io in quattro mesi ho avuto per compleanni famigliari quattro volte la possibilità di vedere mia figlia di sera. La mia richiesta era, visto che lei di sera usciva da sola fino a tarda serata (3-4-5 del mattino), che qualche sera potesse stare di più con me, per darmi la possibilità di uscire con mia figlia. 

Siccome ogni volta inventava storie e mi mentiva, io una sera ho aspettato sotto casa sua per vedere se era vero che dovesse uscire con i suoi e la bambina e l’ho smascherata. Si è arrabbiata… ora non vuole farmi vedere la bambina, e visto che dice che non ho il diritto su mia figlia, mi fa il favore di farmela vedere qualche oretta! Mi aiuti, cosa posso fare per vedere mia figlia?

Grazie.
Caro Giacomo,
il mio consiglio è di adire il Tribunale per i Minorenni per far dichiarare l’affidamento condiviso della minore e ottenere che siano disposte precise modalità di frequentazione con la bambina. Probabilmente, stante la tenera età di sua figlia, il Tribunale procederà gradatamente all’inserimento dei pernottamenti della bimba presso la sua abitazione ma sono certa che otterrà di vedere la bambina con una certa frequenza durante la settimana e non solo in base alle comodità/necessità della madre.
Si rivolga quindi con fiducia a un legale esperto in diritto di famiglia e segua il suo consiglio: saprà sicuramente indicarle la strada più opportuna per la tutela dei suoi diritti e di quelli della bambina.
Buona fortuna.
Avv. Chiara Donadon

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