Caso difficile per tre fratelli

 
Gentile avvocato, 

sono una ragazza di 21 anni disperata.
L’estate del 2009 mia madre è stata selvaggiamente picchiata e violentata da mio padre, che non stava più in casa da un paio di mesi perché erano in crisi; lui è stato poi denunciato (per violenza, stalking).
Passa un anno intero e legalmente non succede assolutamente nulla, lui dice che non ha soldi e che quindi non può passare soldi ai figli minori, il giudice dice ok, quando invece ha una casa sua, due macchine, un lavoro in nero…
Insomma i miei fratelli, 9 e 12 anni, sono costretti dagli assistenti sociali a vederlo, inizialmente incontri assistiti, ora da soli!

Io ho molta paura per loro e loro lo odiano, piangono e stanno male perché non vogliono vedere un uomo che non li ha mai guardati in vita sua, che non li ha mai amati, che anzi li ha maltrattati anche se mia madre nega, e dopo quello che ha fatto a nostra madre.
Solo che, come tutte le donne maltrattate, mia madre ha un legame malato con quell’uomo, tanto che ora dice che è cambiato, che la ama, che non lo farà mai più e si stanno rivedendo loro due da soli! 

Allora io dico, se mia madre vuole farsi ammazzare, perché è così che finirà, come tutte quelle che si sentono in tv, che faccia pure, io voglio salvare i miei fratelli a tutti i costi.
Ho una casa mia in cui vivo col mio ragazzo, una macchina mia, un lavoro in regola… cosa posso fare? Sono disposta a tenerli con me, non voglio che siano costretti a vedere quell’infame di loro padre, anche perché quando si incontrano ci va anche mia madre, e i miei fratelli non li guardano neanche, pensano solo a ridere/scannarsi/insultarsi/ poi ancora parlare dei bei (?) ricordi.
I miei fratelli non ne possono più mi hanno chiesto aiuto, io sono disposta a TUTTO.

Mi aiuti, la prego.

Grazie. 

Erica
Carissima Erica,
non è una situazione semplice da gestire a 21 anni anche perché comporta il mettersi contro i propri genitori.
In situazioni di urgenza (cioè se crede che i suoi fratelli stiano subendo violenze fisiche e/o psicologiche e quindi stiano vivendo una situazione di grave pregiudizio) non può fare altro che parlare della situazione con gli assistenti sociali, consapevole però di attivare un meccanismo da cui poi non si esce con uno schiocco di dita…
Può semmai valutare con un legale esperto di diritto di famiglia altre procedure volte a limitare o caducare la potestà genitoriale di uno o di entrambi i suoi genitori in relazione ai due minorenni ma anche qui mi corre l’obbligo di avvertirla che questi percorsi sono veramente duri da sopportare anche psicologicamente.
Non ha altri membri della famiglia da cui può farsi sostenere? I suoi nonni? Altri parenti?
Insomma la decisione che deve prendere non è facile ma è giusto e naturale che lei si preoccupi per i suoi fratelli che, in quanto minorenni, hanno bisogno di essere tutelati.
Le consiglio di rivolgersi quanto prima a un legale esperto della materia mettendolo al corrente di ogni dettaglio della situazione. La saprà consigliare nel modo giusto su come procedere.
Buona fortuna.
Avv. Chiara Donadon

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