Frequentazione padre-figlia prima della pronuncia del tribunale

 
Salve, avvocato.

Da tre giorni mi sono lasciata con il mio convivente perché non era in grado di mantenere né mia figlia né me, e sono tornata a casa dei miei genitori. Adesso lui pretende di portare via la bambina il fine settimana con lui, senza ancora rivolgerci a un giudice. Ho rifiutato dicendogli che solo in mia presenza può vedere la bambina senza portarla via, fino a quando un giudice deciderà il da farsi. Tutto questo perché almeno se alla bambina dovesse capitare qualcosa la colpa non sarebbe mia in quanto madre, visto che per adesso sta con me e non voglio rischiare che me la porti via. Ho però ricevuto minacce di denuncia per sottrazione di minore e risarcimento danni perché sto togliendo la bambina al padre (a suo parere). Precisiamo che io non gli nego di vedere la bambina, ma chiedo di aspettare un decreto da un giudice.

Che comportamento mi consiglia di tenere?

Distinti saluti.
Grazie.

Nadia

Cara Nadia,

non ci sono i presupposti per la sottrazione dei minori nei fatti che mi ha raccontato né per una richiesta risarcitoria nei suoi confronti. Fino a che il Tribunale non si pronuncerà sull’affidamento e sulle questioni ad esso collegate, lei potrà decidere tempi e modalità di frequentazione tra padre e figlia, tenendo in considerazione le esigenze e gli interessi della minore e bilanciandoli con quelli vostri. Certo è che non potrà negare al padre di vedere la bambina, a meno che non sussistano gravi motivi che però dovranno essere valutati con l’ausilio delle competenti autorità.

Le consiglio quindi di rivolgersi quanto prima al Tribunale per i Minorenni competente per regolamentare i rapporti con la minore.

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

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