sono mamma di una bimba di otto anni. Un anno fa mia suocera mi ha denunciata al tribunale perché non le permettevo di incontrarla a causa dei forti contrasti sorti tra di noi fin da prima del matrimonio. Il giudice ha stabilito incontri settimanali di due ore alternando le abitazioni e ci ha consigliato la mediazione che non ha avuto esiti positivi.
Premesso questo, a seguito di una violenta lite a casa mia tra me e mia suocera durante la quale lei mi ha messo le mani al collo, si sono definitivamente interrotti i rapporti ed è dal mese di ottobre che non ho sue notizie ma temo delle ripercussioni. Più volte mi ha minacciata di venire con i carabinieri, ha sporto varie denunce nei miei confronti (che ha poi ritirato) delle quali non conosco i capi d’accusa.
Vorrei sapere come posso difendermi. So che c’è il diritto di visita, ma questo è valido anche laddove mina la serenità del nucleo famigliare? Questa donna mi perseguita. È giusto che lo faccia solo perché è la nonna di mia figlia e la madre di mio marito?
La prego di rispondermi al più presto, non so più che fare, grazie!
Simona
Cara Simona,
gli elementi che mi riferisci sono davvero pochi e confusi e non mi permettono di darti un parere in merito.
Questo provvedimento del Tribunale di cui parli è emesso nei confronti di tua suocera o di tuo marito? Che tipo di azione ha esperito tua suocera contro di te? Che ruolo ha tuo marito in questo conflitto con tua suocera? E con la bambina?
Come vedi ho più domande da porti che soluzioni da offrirti e non posso dirti come difenderti perché non ho sufficienti elementi a mia disposizione, oltre a non riuscire ad individuare che tipo di provvedimento ha emesso il tribunale.
Cercare di riformulare la domanda, dandomi qualche notizia in più e con maggiore precisione.
Un caro saluto.
Avv. Chiara Donadon