Visita medica e potestà dei genitori

 
Buongiorno Avvocato,

la mia domanda è la seguente: può un genitore (stato attuale: coniugato con l’altro genitore, senza alcun procedimento di separazione in corso) sottoporre il proprio figlio a visita medica specialistica non comportante alcun esame strumentale, nonostante l’opposizione in tal senso dell’altro genitore?

La ringrazio della sua risposta.

Gigio
Gentile signore,
a rigor di codice (civile) la potestà dei genitori è esercitata di comune accordo da entrambi (art. 316 c.c.). In caso di contrasto su questioni rilevanti, ciascun genitore può ricorrere al giudice.
La sottoposizione ad una visita specialistica non mi pare di per se stessa questione di particolare importanza, per cui escluderei la possibilità/opportunità di ricorrere al giudice in caso di contrasto.
Forse sarebbe il caso di chiarire però i motivi del contrasto e il tipo di visita specialistica a cui uno dei due vuole sottoporre il minore.
Faccio un esempio: scegliere se mandare un minore in visita da uno psichiatra, ad esempio, postula un problema a monte di particolare rilevanza e quindi credo che il consenso di entrambi sia necessario.
Scegliere invece, dopo una visita dal medico generico, di portare il minore da un gastroenterologo per un parere più specifico su un mal di pancia, seppure presupponga un problema fisico del bambino, credo sia una decisione che, ancorché relativa al minore, possa essere presa anche da uno solo senza incorrere in un’importante violazione della norma che disciplina l’esercizio della potestà.
Il mio consiglio è comunque quello di agire sempre secondo buon senso e di non tenere l’altro all’oscuro.
Nella quotidianità di ogni coppia genitoriale si affrontano "scontri" nelle decisioni da prendere (c’è chi è più propenso a dare l’antibiotico subito alla comparsa della tosse e chi invece aspetterebbe la diagnosi di polmonite; c’è chi iscriverebbe il figlio a basket e chi a calcio…solo per fare gli esempi più comuni) ma è naturale che non si possa rimettere la decisione di ogni questione controversa ad un giudice. Non a caso la norma espressamente limita il ricorso al giudice ai casi di contrasto su questioni di particolare importanza. In tutti gli altri casi ogni coppia genitoriale deve trovare il proprio equilibrio e il proprio compromesso con l’altro.
Saluti.
Avv. Chiara Donadon

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