Salve dottoressa,
le scrivo a propositodi mio marito. Dato che non arrivano figli, abbiamo fatto dei controlli e a luiè stato diagnosticato un problema a carico delle vie urinarie (infiammazione) connessoa prostatite (scarso numero di spermatozoi e scarsissima mobilità).
L’urologo haprescritto una cura che per adesso ha giovato minimamente e che tutt’ora stafacendo. Vorremmo integrare con prodotti fitoterapici, può aiutarci?
Grazie
Gentile signora,
la stretta relazione tra alcuni principi attivivegetali e fertilità maschile e femminile affonda le radici nella storia dell’umanitàe acquisisce oggi un’aura di leggenda mitologica.
Sebbene non possano essere ignorati gli indubbi effetti chealcune piante hanno sulla sfera sessuale e sulla fertilità, il migliorconsiglio che posso darle è quello di affidarvi a un buon andrologo.
È importante infatti riuscire a capire le cause profonde diquesta ridotta fertilità. Prostatite, ad esempio, è un termine molto generico,indica un’infiammazione della ghiandola prostatica ma qual è l’origine diquesta infiammazione? E’ batterica? Se si qual è la specie batterica coinvolta?
Se non fosse batterica, da cosa deriva l’infiammazione? Eancora, l’oligospermia e la scarsa motilità sono da imputarsi solo allaprostata che non funziona correttamente?
Possono esserci altre cause e vanno dunque indagate. Potreiconsigliare a suo marito un’integrazione dell’alimentazione con acido folico ealtre vitamine del complesso B, ma ritengo che la cosa principale sia andare afondo alla questione affidandosi completamente a un buon specialista.
In bocca al lupo
Federica