Astigmatismo bimba 4 anni

Egregio Dott.re,
sono un padre di due bellissime bambine di 6 e 4 anni ed alla più piccolina, qualche giorno fa, è stato diagnosticato un astigmatismo ipermetropico nella misura di: 1,75sx 3,00dx ed una ipermetria di 0,75 in entrambi gli occhi, asse 90 dx 75 sx.
Con mia moglie per una ulteriore conferma della diagnosi, dato trattasi di una bimba così piccolina, abbiamo sottoposto presso un altro ortottico ad un’altra visita che alla fine ha confermato la stessa diagnosi.

Ma da quest’ultima sono emersi i nostri dubbi riguardo il diverso trattamento che gli specialisti ci hanno prescritto. Nello specifico le illustro il tutto: il primo ortottico ci ha prescritto una cura con lenti “pesanti” sin da subito (+0,75 dx/sx; +2,50 dx +1,50sx); il secondo, invece, ci ha parlato di una cura più soft data l’età infantile della bimba (+0,50 dx/sx; +2 dx + 1 sx) per il rischio che si correrebbe se la bimba non riuscisse a tenere tali lenti. Dunque, la domanda è la seguente: come è meglio curare una bimba di 4 anni che dovrà portare gli occhiali per la prima volta? Meglio il metodo soft o quello più pesante?
La ringrazio anticipatamente per il tempo concessomi.

Cordiali saluti.


 

Gentile sig. Giuseppe,

mi permetto di fare una premessa. La determinazione in età pediatrica di un difetto visivo deve necessariamente passare attraverso la cicloplegia, cioè l’instillazione di gocce che oltre a dilatare la pupilla vanno a bloccare l’accomodazione, permettendo una lettura del difetto completo.

Premesso ciò, se la diagnosi è stata confermata, la tendenza è normalmente quella di evitare un approccio “soft” dato che i bambini hanno una capacità di adattamento elevata ed accettano la prescrizione ottica (anche elevata) molto più in fretta rispetto ad un adulto.

Ricordiamo sempre che una delle problematiche più importanti in età pediatrica è rappresentata dall’ambliopia, comunemente definita occhio pigro, che si instaura proprio quando un difetto visivo più o meno elevato non viene corretto in maniera adeguata. E l’unico modo per contrastare l’insorgenza di un’ambliopia è correggere tempestivamente i difetti visivi (anche prima dei 4 anni). Qualora nonostante la prescrizione adeguata del difetto visivo l’acuità visiva risulti deficitaria, bisognerà procedere con una terapia anti-ambliopica (occlusione con benda o filtro).

Un’ultima precisazione. A 4 anni l’apparato visivo di un bambino è già in una fase evolutiva che possiamo definire avanzata, dato che attorno agli 8 anni viene completata la maturazione visiva cerebrale. Pertanto un consiglio che mi sento di dare è quello di affrontare tempestivamente la problematica in maniera decisa ed approfittando dell’enorme capacità di accettazione della correzione ottica tipica dell’età pediatrica.

Sperando di esserle stato di aiuto e rimanendo a disposizione per ulteriori eventuali domande, la saluto cordialmente.

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